Scrittori e scrittrici, editorie libraie, ma soprattutto amanti della lettura. Quella che torna a riunirsi al Lingotto fiere di Torino, dal 19 al 23 maggio, per la 34esima edizione del Salone internazionale del libro, è una comunità compatta e coesa. Una collettività che si propone di trovare nella letteratura lo strumento per ottenere un mondo più sereno.

Il titolo di questo evento di rinascita è Cuori selvaggi, in onore di quell’istintività che può spingere verso le tenebre o rendere capaci di slanci luminosi. «Confidiamo nei cuori selvaggi perché sconfiggano il selvaggio nei cuori», ha spiegato, con un gioco di parole, lo scrittore Nicola Lagioia, anche quest’anno direttore editoriale della manifestazione culturale. «Crediamo che ci sia bisogno di pensieri audaci», prosegue, «di balzi in avanti nel nome della pace e dell’amicizia tra i popoli, del confronto costruttivo tra culture e generazioni, per poter affrontare le sfide del futuro».

Nicola Lagioia

Nicola Lagioia © Salone internazionale del libro di Torino

Un’edizione con spazi e temi ampliati e attenti all’attualità, come la nuova Casa della pace. Un ambiente dedicato al dialogo, all’incontro e all’informazione su iniziative di solidarietà in supporto al popolo ucraino sconvolto dalla guerra. Tra le novità, anche il Bosco degli scrittori, un anfiteatro composto da più di mille alberi dove immergersi per seguire presentazioni e dibattiti legati a tematiche ambientali. La sostenibilità è un argomento chiave che diventa tema anche della lectio inauguralis dello scrittore indiano Amitav Ghosh, prevista per l’apertura di giovedì 19 maggio. Nella stessa giornata, Maria Falcone condivide con gli studenti il lascito morale del fratello Giovanni, raccontando le battaglie del giudice a 30 anni dal suo assassinio.

Sono molti gli eventi che animano l’effervescente vita del Salone: in programma, tra gli altri, gli incontri con i finalisti del Premio Strega europeo e con la scrittrice francese Annie Ernaux, vincitrice dello stesso concorso nel 2016 con il romanzo Gli anni e ora a Torino per ritirare il Premio internazionale Mondello come migliore autrice straniera.

Una delle scorse edizioni del Salone del libro al Lingotto di Torino

Una delle scorse edizioni del Salone del libro al Lingotto di Torino © Salone internazionale del libro di Torino

Tanti i nomi del panorama internazionale, dallo scrittore statunitense Joe R. Lansdale al regista e attore tedesco Werner Herzog, passando per la scrittrice spagnola Cristina Morales e l’autrice omanita Jokha Alharthi, tutti nella Città della Mole per invitare il pubblico dei lettori alla riflessione, proponendo nuove storie e punti di vista diversi.

Grandi autori e personalità anche tra gli ospiti italiani: gli scrittori Roberto Saviano, Erri De Luca e Lidia Ravera, i fumettisti Zerocalcare e Leo Ortolani, l’atleta olimpico Marcell Jacobs, Dacia Maraini con il suo ultimo libro su Pier Paolo Pasolini, il cantante Jovanotti, lo storico Alessandro Barbero, solo per citarne alcuni. Spazio anche alle voci dal fronte con la partecipazione di inviati come Nello Scavo, Francesca Mannocchi e Cecilia Sala, che portano i racconti della guerra e delle sue conseguenze.

Ad animare l’area esterna del Salone c’è anche il camper di Ticket to Read, in cui la speaker radiofonica Margherita Schirmacher intervista gli ospiti del Salone, tra cui l’attivista Carlotta Vagnoli, il poeta Guido Catalano, il giornalista Giammarco Sicuro. Per immaginare insieme «grandi idee e buone pratiche», secondo le parole di Lagioia e, contribuire a restituire armonia al mondo.

Articolo tratto da La Freccia

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