La stazione storica di Trieste Campo Marzio sarà il secondo importante museo nazionale ferroviario del Gruppo FS, dopo quello di Pietrarsa. Lo stabile, noto per la sua eleganza architettonica, sta progressivamente recuperando l’antico prestigio grazie all’intervento di riqualificazione promosso dalla Fondazione FS Italiane. L’investimento complessivo previsto è di circa 24,5 milioni di euro: 17,5 milioni sono finanziati attraverso fondi del Piano Nazionale Complementare, mentre le restanti risorse provengono dal Gruppo FS (5 milioni), Ales (1,5 milioni) e dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (0,5 milioni). 

Luigi Cantamessa, Direttore della Fondazione FS 

Durante una conferenza stampa nei cantieri del museo, alla presenza di rappresentanti istituzionali tra cui il Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e il Direttore della Fondazione FS Luigi Cantamessa, è stato aggiornato lo stato dei lavori e si è svolta la prima visita ufficiale al complesso. Il progettista Sabato Gargiulo ha illustrato inoltre sia gli interventi già realizzati sia quelli previsti fino all'inaugurazione, programmata tra fine 2026 e primavera 2027.

render museo trieste campo marzio

La stazione di Trieste Campo Marzio, inaugurata nel 1906 come capolinea della ferrovia Jesenice-Trieste, perse progressivamente il traffico passeggeri dopo la Seconda Guerra Mondiale e fu poi dedicata al trasporto merci. Dal 1984 ospita il museo ferroviario e dal 2018 è oggetto di riqualificazione per diventare il secondo grande museo nazionaledel Gruppo FS, gestito dalla Fondazione FS.

Il progetto di restauro del museo di Trieste Campo Marzio mira alla rinascita architettonica del complesso con interventi ingegneristici di rilievo, come la ricostruzione della capriata in acciaio e vetro e la valorizzazione delle aree turistiche-ricettive. Dopo le opere preliminari, sono stati completati i lavori su coperture e solai della testata Ottaviano Augusto, mentre il restauro della facciata mare è al 75% e i ponteggi saranno rimossi entro l’anno. Nell’ala Giulio Cesare si stanno concludendo le finiture interne e l’installazione degli impianti. La nuova struttura in acciaio e vetro sulla corte centrale ha già modificato il profilo della stazione.

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La nuova copertura del museo sarà pronta entro il 2025 e includerà un bar ristorante panoramico. Nell’ala destra sorgerà un hotel a tema ferroviario con 60 camere. La collezione museale, composta da rotabili restaurati, cimeli e plastici sarà esposta nel piazzale e nelle sale adiacenti. Il piazzale avrà 4 binari (uno elettrificato) per accogliere treni storici di lusso come l’Orient Express, l’Arlecchino, ALe601 e il Settebello, attualmente in restauro.