C’era una volta l’Italia degli infiniti sindaci e delle tante stazioni. Ecco, quell’Italia, fortunatamente, c’è ancora, a rappresentare la ricchezza delle diversità, a suggerire la forza dell’unione. Sono 1591 i comuni italiani, un quinto dei 7904 totali, che vantano sul loro territorio almeno una stazione di RFI (Gruppo FS Italiane). In quei comuni vivono la bellezza di 35,5 milioni di persone, oltre la metà della popolazione italiana. Se si aggiungono le ferrovie regionali, cosiddette in concessione, quel numero cresce ancora.

Video: Assemblea Anci a Parma

Stazioni che, con gli interventi di FS Italiane, si stanno trasformando sempre più in cuori propulsivi di una mobilità, anche urbana, sempre più integrata e sostenibile, e in elementi qualificanti del tessuto economico e sociale cittadino, grazie a un’offerta sempre più ricca di servizi e funzioni, e a interventi di riqualificazione architettonica, urbanistica, energetica, grazie al miglioramento della loro accessibilità. Insomma, la ferrovia entra sempre più nel tessuto sociale, culturale e storico del territorio. Perché se prima il treno poteva sembrare solo un mezzo di trasporto, adesso è ed apre a un mondo molto più ampio.

Comuni e ferrovia, quindi, possono essere considerati un binomio indissolubile. Dal 9 all’11 novembre a Parma lo si è capito ancora meglio. In questi tre (intensi) giorni si è svolta, negli ampi spazi della Fiera, la XXXVIII Assemblea annuale di Anci. Un evento ricorrente ma che quest’anno, mentre il Paese cerca di uscire definitivamente dalla pandemia ha catalizzato un’attenzione ancora maggiore. Rinasce l’Italia. I comuni al centro della nuova stagione - il titolo di questa edizione -  è suonato quasi come un mantra. Perché per rialzarsi bisogna partire dal basso. In un’ipotetica scala, quindi, i comuni non possono che essere il primo passo.

Assemblea Anci a Parma

Assemblea Anci a Parma, foto: Francesco Cerro

Il Gruppo Ferrovie dello Stato, consapevole dell’importanza della manifestazione, l’ha supportata in qualità di main sponsor. Una presenza significativa e di sostanza, percepita spesso anche nella sala plenaria, quando i sindaci di varie parti d’Italia prendevano la parola.  «La nostra città è treno, aereo, nave. Siamo una rarità per quanto riguarda il trasporto», ha detto il Sindaco di Genova Marco Bucci. «Rappresentiamo la vera intermodalità - ha proseguito il primo cittadino - siamo il porto di accesso dell’Europa meridionale e utilizzando il treno, ricordo i lavori in corso sul nodo di Genova e sul Terzo Valico, sarà semplice proseguire verso nord e raggiungere Torino e Milano in poco più di un’ora». 

Proprio il concetto di intermodalità è quello espresso anche da Leoluca Orlando, sindaco di Palermo: «Il biglietto unico è sicuramente un grande risultato ottenuto dalla nostra città. Un solo ticket e puoi viaggiare in treno, tram e bus. Con l’anello ferroviario e la ferrovia che  raggiunge l’aeroporto Borsellino e Falcone siamo l’unica città in Europa che mette in connessione diretta porto, aeroporto e centro cittadino».  E poi le parole di Roberta Frisoni, assessore ai trasporti di Rimini: «abbiamo un rapporto intimo con la stazione. La nostra, per esempio, è diventata una piazza cittadina. Ci sono tantissimi servizi. C’è il bike park, il bikesharing, collegamenti filobus elettrici che portano a Riccione. Usiamo tantissimo la bici e il treno è un grande alleato, anche perché entrambi sostenibili».

Assemblea Anci a Parma

Assemblea Anci a Parma, foto: Francesco Cerro

Il Gruppo FS si è trovato in una manifestazione dove ha, spesso, indossato i panni del protagonista. Il treno, ma anche la stazione che, nonostante sia ferma in un punto da tutti conosciuto, sembra essere in grado di avanzare e spostarsi. «A Milano la stazione centrale - racconta il Sindaco Beppe Sala - è un luogo straordinario. È come un qualcosa in movimento che cresce e si prolunga con attività e realtà che si trovano davanti o alle sue spalle».

Dalle parti del capoluogo dell’Emilia Romagna, invece, è il sistema di trasporto ferroviario ad aver accorciato le distanze. «Bologna grazie all’alta velocità ha cambiato posizione geografica all’interno dello Stivale, avvicinandosi a Roma e Milano», ha ricordato il neo sindaco Matteo Lepore. Un’assemblea dove si sono ascoltate tante storie, proposte molte idee e pensato ai nuovi obiettivi da realizzare. Rinasce l’Italia non è stato solo un titolo, ma una prospettiva che può trasformarsi nella più dolce delle certezze.

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