In apertura Carlo Conti, foto di Assunta Servello
Il 22 aprile, su Rai1, prende il via un nuovo talent show tutto dedicato ai gruppi musicali. The Band è un format originale che vede come frontman Carlo Conti, conduttore amatissimo della tv pubblica. Con la sua verve, si destreggia tra chitarre, batterie, bassi e voci per decretare la miglior formazione live dell’anno.
Ritorni con un format tutto nuovo.
Mi piace sperimentare e, con il direttore di Rai1, mi sono ritagliato questo spazio come autore e ideatore di programmi condotti da me come Top Dieci, nato in tempo di pandemia e andato molto bene nonostante fosse senza pubblico, balletto e orchestra, o da altri come Ora o mai più, che vedeva al timone Amadeus. Quest’anno abbiamo pensato di testare un’idea tutta italiana che parte da una riflessione su gruppi musicali.
Quale?
Nei talent si pensa spesso al cantante singolo, meno alle band, che comprendono tante realtà diverse: formazioni amatoriali, il complessino studentesco che suona insieme da pochi mesi, amici che si esibiscono insieme da anni. Vogliamo anche dare un segnale di ripartenza per la musica dal vivo che ha sofferto molto: i gruppi che suonavano nei locali, nelle feste o nelle cerimonie sono stati bloccati per la crisi del settore legato alla pandemia. Lo show è uno stimolo.
Come funziona il meccanismo?
I gruppi vengono seguiti da otto tutor famosi che, per tutte e quattro le puntate, daranno loro dei consigli. In qualità di direttore artistico, insieme agli autori, assegnerò loro alcuni brani da suonare. Dopo l’esibizione, i complessi riceveranno il giudizio dei tutor avversari e di una giuria formata da tre grandi protagonisti dello spettacolo: Gianna Nannini, Carlo Verdone e Asia Argento. È un talent con il sapore del divertimento, non si vincono contratti discografici ma il titolo di band dell’anno. L’obiettivo è fare musica live, scoprendo anche la storia di queste formazioni.
Ci saranno cover band?
No, solo gruppi che si cimentano con diversi generi musicali.
Darete spazio anche agli inediti?
Nell’ultima puntata cercheremo di fare cantare loro qualche nuovo brano.
Dove si svolge il programma?
Va in onda dal Teatro Verdi di Montecatini Terme, in provincia di Pistoia, proprio perché c’è bisogno di un pubblico vero, da grande evento. Lo studio tv era limitativo. Abbiamo scelto un palco che ha ospitato molti concerti, radunando lì l’energia della musica dal vivo.
Che gruppi si sono presentati?
Eterogenei. C’è la band che suona rock, quella che fa pezzi italiani, ma pure chi predilige la dance o il genere rockabilly. Dopo una selezione video, li abbiamo chiamati a Roma per i provini. Non ci sono limiti di età e genere: abbiamo visionato gruppi al femminile, complessi di medici e infermieri che si divertono a fare musica, anche un gruppetto di ragazzini che suonano a scuola. Nei video di presentazione racconteremo le loro storie. È sempre un gioco di squadra: insieme si può raggiungere un obiettivo.
In che band famosa avresti voluto suonare?
Non ho dubbi: i Pink Floyd. Anche se, al massimo, avrei potuto portare i microfoni o la chitarra a David Gilmour (ride, ndr).
Chi ti piace tra le formazioni italiane?
I Negramaro, i Modà e Le Vibrazioni: energia allo stato puro.
La musica è nel tuo Dna da presentatore…
Nascendo in radio ho sviluppato, giocoforza, una predilezione per i programmi musicali. Ho condotto per 18 anni programmi di quiz, ma è chiaro che in show come I migliori anni e 50 Canzonissime mi esprimo al meglio, perché sono più nelle mie corde. Per mia abitudine, poi, preferisco portare in tv qualcosa di originale, come successo proprio con I migliori anni, format che è stato proposto anche all’estero. Anzi spero di poterlo riproporre presto in tv.
Top Dieci, invece, tornerà?
Spero di sì. Mi piacerebbe che diventasse uno show di lunga serialità, con band e corpo di ballo. Così come mi auguro di riproporre presto Tali e Quali, la versione nip di Tale e Quale Show, che vede quindi concorrenti non famosi cimentarsi nei panni delle grandi stelle della musica. Ha avuto un ottimo gradimento.
Progetti dopo The Band?
Il 3 maggio, da Cinecittà, presento la cerimonia di consegna dei David di Donatello. Poi il 3 giugno ci sarà DallaArenaLucio, una serata dedicata al grande Lucio Dalla dall’Arena di Verona. Il 10 giugno c’è il classico appuntamento di Con il cuore - Nel nome di Francesco, per raccogliere fondi perle mense e altre missioni dell’ordine francescano.
E poi il meritato riposo, magari in una località da raggiungere in treno.
Mi sposto sempre in Frecciarossa. Sono un cliente affezionato della Firenze-Roma. Anzi, mi sono accorto che ho dei punti da utilizzare, devofarlo al più presto.
Articolo tratto da La Freccia.
Dal 30 aprile il cinecomic che chiude la fase V del Marvel Cinematic Universe
30 aprile 2025
Il conduttore torna in TV con i suoi programmi cult
03 aprile 2025
Frecciarossa treno ufficiale dell'esposizione
11 marzo 2025
Il cantautore toscano a Sanremo 2025
15 febbraio 2025
Il cantautore in gara al festival
14 febbraio 2025
La cantautrice in gara al festival
14 febbraio 2025
A tu per tu con il conduttore
14 febbraio 2025