Fine anno, tempo di bilanci. Per il mondo dell’informazione vuol dire guardarsi alle spalle e fotografare la vita che è stata per dodici lunghi mesi, e come si è riusciti a raccontarla. Per la redazione di FSNews, la testata del Gruppo FS Italiane che proprio all’inizio del 2020 ha cambiato look, impaginazione e stile, significa fermarsi a riflettere sulla propria mission (informare sul mondo della mobilità non solo ferroviaria, approfondire tutto il corollario di temi che vi ruotano intorno, intrattenere i lettori suggerendo viaggi o accompagnandone i viaggi). Significa progettare e pensare a nuovi linguaggi e mettersi al servizio di chi ci legge. Oggi, giunti alla fine di un annus horribilis, significa anche scattare un’istantanea sul mondo della mobilità e del viaggio, tanto concreto quanto immaginario, soprattutto in un periodo in cui il lockdown ci ha costretto a trovare rifugio tra le mura domestiche. 

 

Per salutare il 2020 abbiamo scelto così una selezione di cinque articoli tra quelli più apprezzati dai nostri lettori, inevitabilmente caratterizzati dal riferimento al Covid-19 e alla pandemia. Dall’uscita del magazine La Freccia, il cui numero di aprile è stato il primo nella decennale storia della rivista ad essere realizzato solo in versione digitale (e con una redazione che lavorava tutta interamente da remoto, o in smart working com’è diventato usuale dire), all’intervista all’astronauta Luca Parmitano, le cui parole ci hanno consentito di vedere il nostro mondo da una prospettiva diversa.

Il 9 marzo il Presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, emana un decreto recante misure urgenti per la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il giorno successivo il Ministero dell’Interno rende disponibile un modello di autocertificazione per viaggiare tra le varie zone d’Italia, considerata ora un’area unica a contenimento a rinforzato. In tutto il Paese gli spostamenti sono consentiti solo in caso di reale necessità. Se si deve viaggiare in treno (e non solo) per motivi lavorativi o di salute è necessario portare con sé la documentazione necessaria compilata, che, in caso di controllo, verrà verificata dalle forze di Polizia. FSNews risponde alla sua funzione di informazione e servizio, mettendo a disposizione dei suoi lettori il link da cui scaricare il modulo. Un documento che verrà più volte aggiornato, il 26 marzo, il 3 e il 18 maggio, in ottemperanza alle successive disposizioni emanate dal Governo.

La reazione di Trenitalia alle limitazioni imposte ai viaggi per contenere l’espansione dei contagi da Coronavirus è stata pressoché immediata, mettendo a disposizione dei viaggiatori un modulo per richiedere il rimborso straordinario per le varie tipologie di biglietto acquistato per viaggi poi non effettuati. Come riportato a giugno, per quanto riguarda Frecce e Intercity, in tre mesi erano state 750mila le richieste di rimborso (un numero 10 volte superiore rispetto allo stesso periodo del 2019), e poco meno di un terzo quelle già evase. Per i treni regionali, invece, erano arrivate 25mila domande, di cui oltre 20mila già soddisfatte.

Nel pieno del lockdown il magazine abbandona per la prima volta la carta e il 2 aprile esce esclusivamente in versione digitale, da sfogliare su ISSUU e tra le pagine di FSNews. Oltre ai racconti di tanti amici de La Freccia, sulle giornate trascorse in casa e sui viaggi da compiere appena finita la quarantena, e le parole dell’amministratore delegato di FS Italiane, Gianfranco Battisti, sul contributo del Gruppo FS per la ripartenza economico-produttiva dell’Italia, con gare per investimenti di oltre 20 miliardi in infrastrutture ferroviarie e stradali, ampio spazio è dedicato alla salvaguardia del Pianeta. La copertina omaggia sia il desiderio di tornare all’aria aperta, sia il dovere di preservare l’ambiente. Nelle pagine interne si trova uno speciale sul 50esimo anniversario della Giornata della Terra, con gli interventi del presidente di Earth Day Italia, Pierluigi Sassi, l’ex schermitrice Valentina Vezzali e il comico Max Paiella, che spiegano il progetto Villaggio per la Terra, e Federica Gasbarro, attivista di Fridays for future che racconta il suo impegno da striker sulle orme di Greta Thunberg.

Il 12 settembre abbiamo dato notizia della nascita di un nuovo quotidiano, un avvenimento a cui è sempre necessario dare largo spazio: più si amplia il mondo dell’informazione con voci nuove e diversi punti di vista, più se ne giova la società e la democrazia, soprattutto in un’epoca in cui una delle grandi battaglie da affrontare è contro le fake news. Nomen omen per il nuovo giornale, Domani, che si presenta ai lettori con una forte vocazione all’innovazione. L’intervista al direttore Stefano Feltri, giornalista di 37 anni, con un passato nelle redazioni di Il Foglio e Il Riformista, da vicedirettore de Il Fatto Quotidiano e direttore del blog ProMarket.org a Chicago, andiamo alla scoperta di una nuova scommessa nel mondo del giornalismo, inteso come bene pubblico finanziato da una fondazione, in cui la carta perde il primato a favore del digitale e dei social media, che punta alla fidelizzazione dei lettori più che sulla pubblicità, con contenuti sintetici per chi ha poco tempo e non è abbonato e altri più organici per chi vuole approfondire ed è abbonato.

A inizio dicembre abbiamo dato spazio a una serie di personaggi noti che ci hanno raccontato come avrebbero trascorso le festività e quali sogni e progetti avrebbero voluto realizzare in futuro. Particolarmente apprezzata dai lettori è stata l’intervista all’astronauta Luca Parmitano, forse perché tra i lettori era forte il desiderio di sognare un viaggio inconsueto, nello Spazio casomai, oppure perché l’idea di poter vivere Natale e Capodanno lontano dagli affetti familiari ci ha fatto sentire vicini a una persona che ha vissuto il 25 dicembre 2019 a 400 chilometri di distanza dalla Terra. Distanti ma vicini, un po’ come il refrain che ci ha accompagnato nel corso di quest’anno. Insolito, senza dubbio.

 

È vero, «l'anno vecchio è finito, ormai. Ma qualcosa ancora qui non va. Si esce poco la sera, compreso quando è festa». Un genio della musica come Lucio Dalla aveva previsto tutto già decenni fa, immaginando in un capolavoro come L’anno che verrà uno scenario che sembra molto simile a quello che abbiamo vissuto nel 2020, in particolar modo in questi ultimi giorni.

 

Eppure, la speranza di un futuro migliore prende il sopravvento e per indole culturale o deformazione professionale ci sentiamo più vicini al mondo dei treni di Gianni Rodari (di cui tra l’altro quest’anno abbiamo celebrato il secolo dalla nascita). Insegnante, giornalista e scrittore che tra le tante opere ci ha regalato una filastrocca in cui descrive i 12 mesi dell’anno come carrozze di un treno piene di gioie. Si intitola È in arrivo un treno carico di… e inizia così: «Nella notte di Capodanno, quando tutti a nanna vanno, è in arrivo sul primo binario un direttissimo straordinario, composto di dodici vagoni tutti carichi di doni…». I treni, come la vita, non si fermano mai. Che inizi allora il nuovo viaggio nel 2021.