In apertura Fortezza di San Leo (RN) © Andrea Bonavita

Da quando mi occupo di turismo ho avuto la fortuna di visitare le più suggestive e affascinanti mete della Penisola dove, ogni anno, migliaia di coppie decidono di celebrare la loro unione, regalandosi un ricordo destinato a durare nel tempo. L’Italia rappresenta una tra le nazioni più ricercate per il wedding tourism: le statistiche ci dicono che, ormai da diversi anni, quella dei matrimoni è diventata una robusta realtà economica, in grado di muovere un business da milioni di euro che porta vantaggi anche ai piccoli centri. Tra le location più originali, infatti, figurano diversi luoghi appartenenti al circuito dei Borghi più belli d’Italia.

Ascolta il podcast a cura di Federica Gheno

 

IL FASCINO SENZA TEMPO DI SAN LEO

In Emilia-Romagna, nel listino delle nuove scelte, non può mancare la leggendaria e suggestiva San Leo (RN), storica capitale del Montefeltro, che domina la Valmarecchia come una “nave persa nella nebbia del mare” - così la definì Dante nella Divina Commedia - disegnata dall’omonimo fiume in un paesaggio dove si alternano amene colline e romantiche vedute. Il borgo incavato nella roccia tra il Duomo, in stile romanico lombardo, e la Torre civica offre al visitatore la possibilità di ammirare alcuni dei monumenti medievali più affascinanti. Tra questi la pieve di Santa Maria Assunta e la suggestiva, maestosa Fortezza rinascimentale, dove fu rinchiuso il famoso alchimista e avventuriero del XVIII secolo Giuseppe Balsamo, meglio conosciuto come Cagliostro. San Leo si propone come una cornice matrimoniale unica nel suo genere, mettendo a disposizione tutto il fascino e il romanticismo di un borgo senza tempo.

Petritoli (FM)

Petritoli (FM) © Sandro Grifii

PETRITOLI, IL BORGO DEI MATRIMONI

Caratteristico centro marchigiano in provincia di Fermo, Petritoli è oggi conosciuto come “il borgo dei matrimoni” e annoverato tra le mete più gettonate dagli sposi di tutto il mondo. Fondato dai monaci farfensi nel X secolo, è rinomato per i caratteristici scorci e le atmosfere sognanti. La sua quieta bellezza l’ha reso famoso in tutta Europa: negli ultimi anni, coppie tedesche, olandesi e francesi l’hanno scelto come scenografia per le loro cerimonie nuziali. Questo ha contribuito ad arrestarne il declino - comune a molti luoghi interni della Penisola - rilanciando l’economia locale grazie all’indotto turistico. Un esempio virtuoso di come la bellezza inconfondibile dei borghi possa contribuire alla loro sopravvivenza e al successo del marchio Italia nel panorama internazionale.

Chiostro dell'ex convento di San Francesco, Città Sant’Angelo (PE)

Chiostro dell'ex convento di San Francesco, Città Sant’Angelo (PE) © Le Fotografe

WEDDING TOUR IN ABRUZZO

Proseguendo il viaggio lungo lo Stivale si arriva in Abruzzo dove, grazie alla collaborazione tra istituzioni, imprenditori e associazionismo culturale locale, l’assessorato al Turismo della Regione ha scelto di promuovere l’immagine dei piccoli centri come mete per il destination wedding. Da qui è nata l’iniziativa Matrimonio nel borgo, ideata e sviluppata da Città Sant’Angelo (PE) in collaborazione con l’associazione Wedding Bureau, che verrà estesa a tutti i comuni del territorio che vorranno far parte della rete. Le coppie che scelgono di sposarsi nella regione potranno ricevere online tutte le informazioni per ciascuna destinazione: una cartolina turistica, un catalogo delle tradizioni che possono essere rievocate grazie alla collaborazione con associazioni culturali e folcloristiche, l’elenco dei wedding tour per un’esperienza immersiva nelle usanze locali.

Panorama di Gangi (PA)

Panorama di Gangi (PA) © Marianna Lo Pizzo

GANGI, TRA NATURA E CUCINA

Raggiungiamo la Sicilia dove i profumi di una natura selvaggia ci portano a Gangi (PA), meta molto apprezzata da quanti desiderano festeggiare il fatidico sì in un’atmosfera idilliaca, circondati da colline verdeggianti e dall’ospitalità tipica della regione. Un piccolo gioiello arroccato sul Monte Marone da cui è possibile ammirare panorami mozzafiato sull’Etna e sul Parco delle Madonie. Ricercata come location è il Casale Villa Rainò, antica dimora signorile appartenuta alla famiglia d’origine spagnola Li Destri, ricca di storia e leggende. Si racconta, infatti, che custodisse profondi cunicoli usati un tempo dai briganti per sottrarsi alla legge dandosi alla macchia. Ora, è un luogo incantevole dove celebrare il giorno più bello tra natura e cucina genuina palermitana.

di Sandra Jacopucci

La pizza dolce abruzzese (detta anche pizza doce, pizza dogge o pezz a dagg) era la specialità delle ricorrenze importanti in famiglia e, soprattutto, dei matrimoni. La ricetta originale si è modificata nei secoli, tramandata a voce dalle nonne, trascritta a mano da figlie e nipoti. Ancora oggi ne esistono diverse interpretazioni che riflettono l’amore per la semplicità della vita di campagna, quando i matrimoni si festeggiavano in casa. Il pan di Spagna veniva diviso in cinque strati, bagnato con alchermes e rum e farcito con crema gialla, crema di cioccolato e marmellata di mosto cotto. Secondo le possibilità economiche di chi la regalava, si poteva riempire un terzo strato con la pasta reale, fatta di mandorle. Il tutto veniva poi ricoperto di glassa bianca preparata con albumi, burro e zucchero caramellato. A decorazione c’erano confettini argentati, codette o canditi e piccoli melograni beneaugurali avvolti nella carta velina, simbolo di fertilità e abbondanza.

Articolo tratto da La Freccia

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