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Il Dolmen di Bisceglie, famoso per tutti i viaggiatori fin dal tempo dei romani, è ancora intatto appena fuori città. Ma non è l’unico motivo per visitarla.

Dolmen significa, letteralmente, tavola-pietra: due lastre verticali infisse nel terreno ricoperte da una terza messa in orizzontale a capanna. I latini chiamavano planca il lastrone di copertura dei dolmen e da qui deriva il termine dialettale pugliese chianca, a designare ogni lastra di pietra levigata, in genere bianca, che viene utilizzata soprattutto per pavimentare le strade.

Ma Bisceglie ha un bel lungomare e un piccolo porto che è ancora vero, un gioiello, con le grandi chianche che disegnano un anfiteatro sul mare fatto apposta per rimessare le imbarcazioni. Andatelo a vedere sperando che si mantenga diverso da quello di Trani, straordinariamente monumentale ma ormai sacrificato alla vita notturna, strapieno di locali di ogni tipo e destinato allo struscio serale. Ma fatelo degustando un sospiro, il dolce particolare di Bisceglie, soprattutto nella sua versione estiva col gelato: puro piacere che si scioglie in bocca.