In apertura una panoramica del complesso rurale rinvenuto

Italferr, società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, continua in Sicilia gli scavi per le indagini preventive archeologiche. Sotto la guida della Soprintendenza per i Beni Culturali e ambientali di Caltanissetta, presso la contrada Manca nel territorio di Vallelunga Pratameno, la seconda campagna di scavi ha ridato alla luce reperti di altissimo pregio che possono essere riconducibili, secondo un’indagine storica, alla tarda età ellenistica.

Moneta ritrovata

Una moneta riconducibile alla tarda età ellenistica

Un ritrovamento eccezionale che segue le orme del primo ciclo di scavi avvenuto nel 2020 durante i lavori di raddoppio della linea ferroviaria Catania-Palermo, nei quali la società del Polo Infrastrutture ha rinvenuto un insediamento rurale di età romana imperiale (I-II sec. D.C.). Coppette, piatti a vernice nera, una lucerna, monete, una statuetta in terracotta (raffigurante una figura femminile con indosso un chitone e un himation) ed unguentari in terracotta sono da oggi a disposizione della comunità storico-archeologica per approfondire e arricchire la cultura del nostro Paese.

 

Si ipotizza, grazie agli studi in corso, che il complesso ritrovato fosse un importante punto di riferimento economico e produttivo dell’epoca. Infatti alcuni ambienti della villa avevano il compito di svolgere la funzione di magazzini per le derrate oppure di botteghe per le attività artigianali. La pianta quadrangolare evidenzia la disposizione di alloggiamenti semicircolari nei quattro angoli, mentre al centro un grande pilastro a base quadrata regge una copertura a falde. Gli scavi porteranno sicuramente alla luce un altro edificio che chiarirà l’articolazione planimetrica del complesso edilizio.

Statuetta

Una statuetta della tarda età ellenistica trovata durante gli scavi

Italferr conferma il suo prezioso ruolo nell’archeologia preventiva, grazie alle meticolose operazioni messe in campo quotidianamente, che la posizionano come Società più strutturata ed organizzata tra le grandi Stazioni Appaltanti in tema di redazione degli studi di settore ed esecuzione di indagini e scavi archeologici. 

 

Da anni il Gruppo FS, grazie alla realizzazione delle nuove linee ferroviarie, si è reso protagonista di molti ritrovamenti storico-archeologici attraverso i lavori eseguiti da RFI, Italferr ed Anas. Per far fronte alle tante scoperte nel 2015 ha creato l’Associazione no profit Archeolog, che ha l’obiettivo di conservare, restaurare e valorizzare il patrimonio archeologico rinvenuto durante la realizzazione e potenziamento della rete infrastrutturale.