Un restyling da oltre 15 milioni di euro per la stazione ferroviaria di Trento, con un assetto più funzionale all’intermodalità adatto alle nuove policy di mobilità sostenibile. Questo in sintesi il frutto dell’accordo di riqualificazione in ambito urbano siglato oggi, giovedì 1° luglio, da Provincia Autonoma di TrentoComune e RFI  per il quale esiste un progetto redatto da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS). Tra gli interventi previsti c’è la razionalizzazione dello scambio con il Trasporto Pubblico Locale e il potenziamento della ciclo-pedonalità attraverso l’inserimento di un maggior numero di stalli dedicati alla sosta delle bici che passeranno da 90 a 134, nonché il recupero di spazi di fruizione in confort e sicurezza per le persone, per un’intesa che conferma l’attenzione che la società di infrastruttura di Ferrovie dello Stato rivolge al territorio trentino e a tutti gli interventi destinati a favorire la mobilità sostenibile, rispettosa degli equilibri di un territorio prezioso e delicato.

Per RFI, il piano sulla stazione di Trento - caratterizzata da 3,8 milioni di passeggeri annui ed un’offerta ferroviaria costituita da 140 treni al giorno -  rientra nella strategia per lo sviluppo delle stazioni come hub intermodali e poli di servizi, con interventi di riqualificazione e adeguamento infrastrutturale distribuiti nei prossimi anni nell’ambito del Piano integrato che interessa un perimetro di 620 stazioni italiane. I lavori dovrebbero essere completati entro dicembre 2025, in tempo per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina che prevedono lo svolgimento in Trentino di 3 delle principali competizioni invernali: Sci Nordico, Salto con gli sci e Pattinaggio su ghiaccio.

Oltre alla realizzazione di una nuova pista ciclopedonale in stazione e al recupero ad uso pubblico del giardino del ristoratore, sarà possibile, grazie alla pedonalizzazione dell’area, ricavare uno spazio di qualità dedicato sia al food che ad eventi socio-culturali. Sul fabbricato di stazione, pregevole opera dell’architettura ferroviaria del novecento, sono previsti interventi - i cui principi progettuali sono stati condivisi con la Soprintendenza - volti ad armonizzare la tutela e conservazione dei caratteri originari e distintivi del bene con le esigenze della modernizzazione, attraverso una valorizzazione architettonica dell’intero organismo, con attenzione ai materiali e ai sistemi di illuminazione dell’atrio, della biglietteria e degli spazi di connettivo e il recupero a nuovi usi di spazi inutilizzati, attraverso l'inserimento di nuovi servizi.

Presenti al momento della firma dell’accordo, il presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti, il sindaco di Trento Franco Ianeselli, e l’amministratrice delegata di RFI Vera Fiorani, la quale ha voluto sottolineare come Rete Ferroviaria Italiana si muova “con l’obiettivo di dotare il Paese di infrastrutture ferroviarie efficienti, sicure e sostenibili, capaci di connettersi efficacemente con le altre infrastrutture, grazie a moderne stazioni polifunzionali, e favorire quindi una mobilità delle persone sempre più integrata, confortevole e accessibile. Lo fa, e l’accordo firmato oggi con la Provincia Autonoma di Trento e con il Comune - ha proseguito Fiorani - ne è la dimostrazione, attraverso un rapporto costante, trasparente e costruttivo con la società civile e con tutti gli Enti Locali e le Istituzioni convolte, dalle Sovrintendenze alle Prefetture, condividendo con loro un percorso virtuoso che rechi benefici al territorio e alle comunità locali. Gli interventi sulla stazione di Trento, che traguardano alle Olimpiadi invernali del 2026, e gli altri programmati nell’intera provincia, s’inquadrano quindi in un contesto ancora più ampio che vede RFI impegnata sia sul fronte del PNRR sia su quelle delle tante opere commissariate dal Governo".

Il finanziamento delle opere è assicurato per 6 milioni di euro dall’amministrazione provinciale, beneficiaria del finanziamento derivante dal “Decreto Olimpiadi” e per 9,58 milioni di euro attraverso il contratto di programma RFI-Ministero infrastrutture nella parte investimenti.