L’Italia si è rimessa in movimento. Un piccolo passo, per il momento, ma significativo. Il trasporto ferroviario di Trenitalia ha risposto positivamente, con oltre 3800 corse regionali che hanno fatto viaggiare circa 190mila persone, con un aumento dell’8% rispetto alla scorsa settimana e con carichi medi del 15%, sempre quindi inferiori a quel 50% dei posti a sedere che rappresenta la soglia da non superare per assicurare a bordo la ormai ben nota distanza sociale.

 

Anche i viaggiatori, elemento fondamentale, hanno mostrato un adeguato senso di responsabilità nel rispettare le norme di comportamento richieste e diffuse con tutti gli strumenti di comunicazione a disposizione, dai monitor alle locandine agli annunci audio. Un senso di responsabilità che costituisce, in treno come in ogni ambiente pubblico, il presupposto indispensabile per tutelare la salute di tutti. Sui treni mascherine obbligatorie, guanti monouso fortemente raccomandati e, comunque, frequente igienizzazione delle mani con i dispenser di gel installati anche nei vestiboli, posti a sedere distribuiti in modo da assicurare la necessaria distanza dal compagno di viaggio più vicino, flussi di ingresso e uscita dai treni separati, controllo a distanza dei biglietti, frequenti interventi di pulizia e sanificazione anche nelle soste.  

La situazione del traffico e il riempimento dei convogli regionali è oggetto di un continuo monitoraggio così da intervenire, oggi come nei prossimi giorni,  nel caso si manifestassero esigenze puntuali su alcune tratte della rete.

 

Quanto ai treni a percorrenza nazionale, Frecce e Intercity, oggi sono complessivamente 18 quelli in circolazione, 12 Frecce e 6 Intercity, da domani si aggiungeranno due treni sulla Roma-Venezia. Un’offerta che si adeguerà nelle prossime settimane ai successivi step della Fase 2 ma che non può, neanche volendo, dar luogo a quel paventato esodo dal nord. Vuoi per i numeri, ogni Freccia può ospitare non più di 280 persone e sono soltanto tre al giorno i Frecciarossa che da Torino e Milano raggiungono Napoli e Salerno, vuoi perché ogni viaggiatore dovrà dimostrare al personale di Polizia ai gate di accesso di essere in possesso dei requisiti richiesti dal DPCM per potersi spostare da una Regione all’altra.

 

Tant’è che oggi le persone in viaggio sui treni a media e lunga percorrenza sono state in tutto circa 4.300. Un numero doppio rispetto alla scorsa settimana, ma circa la metà di quello che viaggiava, sugli stessi treni, prima dell’emergenza sanitaria COVID-19.