Affrontare le priorità e le opportunità verso il cambiamento offerte dal PNRR, anche attraverso il miglioramento della qualità della spesa pubblica. Se ne è discusso in un evento organizzato da Unindustria e ospitato nella sede del Gruppo FS di Villa Patrizi a Roma, dal titolo Il public procurement come leva di rilancio dell’economia, per un confronto che ha fornito anche l’occasione per fare il punto sui principali ostacoli che oggi limitano l’accessibilità e l’attrattività del mercato degli appalti pubblici.

I lavori, a cui ha partecipato anche il ministro Enrico Giovannini, sono stati aperti dall’Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Luigi Ferraris che, dopo aver fatto gli onori di casa, è intervenuto ponendo l’attenzione sul ruolo del public procurement inteso come leva politica industriale nella ripresa del Sistema Paese, dove trasparenza, parità di trattamento, concorrenza aperta e corretta gestione procedurale sono principi imprescindibili per  realizzare un mercato degli appalti realmente competitivo, che favorisca un’economia innovativa, efficiente e socialmente inclusiva. “Ogni anno oltre 250mila autorità pubbliche nell'Unione Europea spendono circa il 14% del Pil per l'acquisto di servizi e forniture”, ha detto Ferraris, da qui il ruolo centrale del settore.

Di fronte alla nuova stagione nella quale ci si appresta a investire con l’avvio del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, fondamentale per la realizzazione delle nuove infrastrutture diventa la semplificazione, non solo delle procedure, ma anche della fase di programmazione e progettazione delle grandi opere.

“Nel 2020 FS ha sostenuto una spesa per i fornitori pari a oltre 13 miliardi di euro, di cui l’89% attribuibile a soggetti che generano, direttamente e indirettamente, reddito e opportunità di lavoro sul nostro territorio”, ha spiegato l’AD, evidenziando come “anche quest’anno il Gruppo aspira a trainare la filiera industriale, abilitando la competitività dei fornitori, anche in termini di sostenibilità”. Elemento, quest’ultimo, già presente nei processi interni dell’azienda ferroviaria, e che dovrà essere attuato sempre di più anche per quello che riguarda la catena esterna.

“Il Gruppo FS - ha proseguito il top manager - si è inoltre reso parte attiva con le istituzioni per mitigare e superare i vincoli che potenzialmente  potrebbero compromettere la riuscita del PNRR, impegnandosi anche nel  supportare gli appaltatori per ottenere anticipazioni contrattuali e  il rilascio delle garanzie previste dal codice degli appalti”. Ferraris ha poi voluto evidenziare quanto “anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza preveda importanti riforme, come la Recovery Procurement Platform che mira alla modernizzazione del sistema nazionale degli appalti pubblici per il sostegno delle politiche di sviluppo”.

Tanti gli interventi, moderati dal giornalista Giorgio Santilli, che sono seguiti dopo le considerazioni iniziali del Presidente di Unindustria Angelo Camilli, il quale ha posto l’accento sulla necessità di mettere le imprese nelle condizioni di poter crescere. Presenti organizzazioni e realtà da Ance all’Autorità Nazionale Anticorruzione, da Consip a Leonardo, dall’Università di Roma Tor Vergata ad Autostrade per l’Italia, preceduti dal contributo del Comitato Piccola Industria Unindustria che, con il suo Presidente Fausto Bianchi, ha rimarcato il ruolo strategico delle imprese medie e piccole.

Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha salutato e concluso i lavori precisando che il public procurement non può essere inteso solamente come rilancio, ma anche come trasformazione dell’economia. Una trasformazione che coinvolge tanto il settore pubblico, quanto quello delle aziende private. “Se abbiamo dieci anni davanti e dobbiamo fare questo salto di qualità - ha segnalato Giovannini - dobbiamo capire che questa enfasi sul PNRR non è la fine della storia. Perché la trasformazione del sistema economico passa per tante altre scelte”.