Parte oggi il Festival dello Sport di Trento organizzato dalla Gazzetta dello sport. L’evento, che si concluderà domenica 15 ottobre, prevede un ricco programma di incontri con i protagonisti delle imprese storiche sportive. Anche quest’anno Anas, società del Gruppo FS, sarà sponsor dell’iniziativa, che rappresenta un’occasione importante per parlare di sicurezza stradale.

 

Ogni anno in Italia, sulle strade statali, si svolgono oltre 500 manifestazioni sportive tra gare automobilistiche, ciclistiche e podistiche. Eventi che si svolgono lungo gli oltre 32mila km gestiti dalla società e che possono realizzarsi grazie alle attività di gestione della viabilità, interruzioni temporanee di alcune arterie e presidi di cantonieri.

Solo per il Giro d’Italia 2023, Anas ha coinvolto circa 250 persone su strada, oltre a mezzi e tecnologie, che hanno operato sugli 800 chilometri di rete stradale interessata alla storica gara a pedali. Preventivamente al passaggio dei corridori Anas aveva svolto sopralluoghi con l’organizzazione del Giro e la Polizia Stradale per verificare lo stato del manto stradale. 

Nel corso del Festival dello sport a Trento, Anas sarà protagonista nella giornata conclusiva di un incontro pubblico con Maxcel Amo Manu, l’azzurro medaglia d’oro ai recenti mondiali di Parigi sui 100 e 200 metri. Maxcel subì sei anni fa l’amputazione di una gamba per un incidente in motorino e durante l’incontro moderato dal giornalista della Gazzetta, Claudio Arrigoni, ribadirà l’importanza della sicurezza stradale. Un tema che si lega anche agli investimenti di Anas in ricerca e innovazione.

 

Durante il Festival sarà proiettato anche lo spot della campagna Anas “Guida e Basta”, avviata nel 2015 per sensibilizzare gli automobilisti a non distrarsi quando sono al volante, in particolare con il cellulare. È stato calcolato come l’azione di controllare un messaggio equivalga a 4 secondi di distrazione e 56 metri di strada percorsa senza guardare. Il controllo di un numero in rubrica distrae addirittura corrisponde a 111 metri al buio.

 

La campagna di sensibilizzazione rientra negli obiettivi che Anas si è data, insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti , di ridurre del 50% gli incidenti stradali entro il 2030. Un piano articolato che prevede, oltre a destinare sempre più risorse alla manutenzione programmata, l’adozione di alcune soluzioni tecnologiche, come le smart road, che rappresentano un tassello chiave della mobilità del futuro, anche per i futuri scenari di guida autonoma dei veicoli.