In cover, il complesso montuoso delle Cinque Torri, Cortina d’Ampezzo (BL) © Paola Dandrea

«Quelli di Milano Cortina 2026 saranno i Giochi della sostenibilità, dell’inclusione e del cambiamento». Così Diana Bianchedi, due ori nel fioretto a squadre a Barcellona 1992 e Sydney 2000 e ora coordinatrice del progetto olimpico e paralimpico, riassume il prossimo grande evento sportivo sul suolo italiano.

Il 20 febbraio si spegne la fiamma olimpica a Pechino e da quel giorno inizierà il conto alla rovescia per i XXV Giochi invernali Milano Cortina, che si svolgeranno dal 6 al 22 febbraio 2026, seguiti dalle Paralimpiadi in programma dal 6 al 15 marzo.

«Ho partecipato a 12 edizioni delle Olimpiadi ricoprendo ruoli diversi, da atleta a dirigente sportivo, ma ricevere la bandiera sarà una grande emozione. Mancano quattro anni e già lavoriamo 12 ore al giorno perché si parli dell’evento. Dobbiamo entrare nelle scuole, coinvolgere il mondo della cultura, le società sportive. Non vogliamo far vivere questa manifestazione solo durante i 15 giorni di gara».

 

Oltre a Milano, base delle gare di pattinaggio e hockey su ghiaccio, e Cortina, che ospiterà le discipline di sci alpino, bob e slittino, i Giochi si svolgeranno in nove sedi dalla Lombardia al Veneto, passando per il Trentino-Alto Adige, diventando così un evento diffuso su 22mila chilometri quadrati. «E non pensiamo di fermarci qui. Ci auguriamo che queste siano le Olimpiadi e le Paralimpiadi dell’Italia e vogliamo parlare di neve coinvolgendo anche chi abita a Reggio Calabria», aggiunge Bianchedi.

L’organizzazione crede molto anche nell’uso del treno: «Molte persone in arrivo dall’estero lo useranno per raggiungere i luoghi delle gare. E, durante il viaggio, potranno ammirare dal finestrino un panorama che non ha eguali al mondo. Anche il nuovo collegamento Frecciarossa tra Milano e Parigi, la città che ospiterà le Olimpiadi estive nel 2024, è un bel segnale per dare continuità ai due grandi eventi». Infine, ci tiene a precisare la coordinatrice del progetto olimpico, «saranno i primi Giochi invernali a costo zero per l’economia pubblica in quanto finanziati e ripagati da privati, sponsor, partner e biglietti venduti».

Articolo tratto da La Freccia