Le platee sono chiuse, le stagioni si sono fermate bruscamente, a inizio marzo, per la pandemia di Covid-19. Il mondo del teatro e della cultura ha reagito e continua a farlo con tantissime iniziative per non smettere di raccontare, riflettere, far conoscere anche restando a casa. Così è nata Firenze Tv, promossa da Fondazione Teatro della Toscana, per non silenziare il teatro e portarlo direttamente dagli spettatori, a domicilio, nel rispetto dei decreti ministeriali.
Sulla piattaforma multimediale video, letture di classici, e progetti originali creati ad hoc e interpretati da volti noti del palcoscenico, della tv e della cultura. In tantissimi hanno aderito e dalle loro case, recitano, cantano, declamano versi: Stefano Accorsi, Pierfrancesco Favino, Giancarlo Sepe, Gabriele Lavia, Paola Cortellesi, Lucia Poli, Glauco Mauri, Sergio Rubini, Giorgio Panariello, Vinicio Marchioni, Edoardo Leo, Isabella Ferrari, Matilda De Angelis, Marco D’Amore, Giulio Scarpati, Alessandro Gassmann, Alessio Boni, Vittoria Puccini e molti altri. Ogni sera, puntuale il sipario si apre, pur virtualmente. Alle 20:45, l’orario di inizio classico degli spettacoli in stagione al Teatro della Pergola, capofila della Fondazione.
Ne parliamo con Marco Giorgetti direttore della Fondazione Teatro della Toscana.
Avete reagito ai teatri chiusi con Firenze Tv. Che cosa vuol essere questa proposta?
Stiamo lavorando, più lentamente ma non abbiamo mai smesso. L’idea nasce dal presidente Tommaso Sacchi che subito ha pensato dovessimo mantenere un filo con il nostro pubblico, ma anche con il fare della cultura teatrale. Stefano Accorsi poi, nuovo direttore artistico, ha sposato con entusiasmo questa proposta, impostando il programma con tante idee.
Firenze Tv vuol essere una finestra su quello che è il lavoro dell’artista in diretta, che si espone e improvvisa, uno spazio aperto dove ospitare, democraticamente, più e varie voci, non solo quelle degli attori più legati alla nostra programmazione. Fari puntati anche sulla sperimentazione e quindi sui giovani attori legati alle scuole, il Centro di Avviamento all’Espressione e L’Oltrarno diretto da Pierfrancesco Favino. Insomma Firenze TV è un palco da calcare anche per chi è meno conosciuto. Sono grato ai tanti volti noti del teatro e della tv che hanno aderito con entusiasmo e gratuitamente. Un grande apporto ce lo ha offerto anche la Siae permettendoci di iniziare in tempi così brevi con tutti i requisiti del diritto d’autore. In questa fase di emergenza hanno risolto gli step burocratici in poche ore.
Cosa vedere e ascoltare su questo canale?
Sicuramente la capacità dell’artista di mettersi in gioco a tutto tondo e la possibilità di avere una piazza aperta per la cultura. Non c’è solo la riproposizione di un repertorio già conosciuto, ma progetti nuovi ed estemporanei. Letture, improvvisazioni, musica, danza e incontri, con la partecipazione anche di altre realtà del territorio, per mostrare il mondo che sta intorno al teatro che si è mosso e messo a disposizione. Tanto materiale è stato realizzato apposta e il pubblico sta rispondendo bene: oltre 70mila visualizzazioni in pochi giorni e 2500 iscritti al canale YouTube.
Come si sta senza la fisicità del teatro?
Molto male, il teatro si fa dal vivo, con il corpo, senza distanze. Purtroppo questa emergenza lo sta impedendo allora siamo stati stimolati a fare nuove scoperte, come la tv. Un’ulteriore conferma della forza di questa arte che ci mette in relazione con noi stessi per scoprire nuove possibilità. Il teatro è capace di una essenzialità della ricerca e del messaggio che a volte ci dimentichiamo. Il tentativo di portare avanti questa attività inedita ci permette di riflettere su quante cose potremmo fare quando riapriremo il sipario. Intanto è stato fondamentale la reazione immediata della cultura, esserci anche da casa.
Idee nuove e un piano per ripartire?
Per il momento ci stiamo concentrando sui contenuti e sugli artisti da coinvolgere. Vorremmo rafforzare la linea degli autori italiani e puntare su coloro che sono ancora da scoprire, coltivarli. Risbocciare con loro.
Poi navighiamo a vista aspettando di sapere quando e come potremmo riaprire. Con la certezza che, oltre a puntare sui big del palcoscenico, abbiamo un gruppo di giovani molto bravi e con loro ricominceremo. Stiamo anche pensando ad attività internazionali, a inizio del 2021, con amici del teatro di Parigi, Atene, Berlino, Barcellona.
Come direttore e uomo di cultura cosa ti manca del tuo lavoro?
La possibilità di preparare tutto ciò che c'è prima di una messa in scena. Alle 20,45 quando si spengono le luci in platea per noi il grande impegno finisce, mi manca tutta la bellissima parte precedente, l’organizzazione.
Ora siamo presi dai numeri, da come far tornare i conti per tutelare il personale, ogni importante componente della famiglia del nostro teatro.
Tra gli appuntamenti di aprile
8: Giorgio Panariello
9: Isabella Ferrari
10 e 17: Stefano Accorsi
13: Virgilio Sieni
14: Edoardo Leo
16: Matilda De Angelis
18: Lino Guanciale
22: Stefania Rocca
Frecciarossa treno ufficiale del Teatro Sistina
16 maggio 2025
Con gli EuroCity ai festival delle principali città elvetiche
08 maggio 2025
Dal 30 aprile il cinecomic che chiude la fase V del Marvel Cinematic Universe
30 aprile 2025
Il conduttore torna in TV con i suoi programmi cult
03 aprile 2025
Frecciarossa treno ufficiale dell'esposizione
11 marzo 2025
Il cantautore toscano a Sanremo 2025
15 febbraio 2025
Il cantautore in gara al festival
14 febbraio 2025