Roma diventa anche la Capitale del Cinema. È iniziata, infatti, la 20esima edizione della Festa del Cinema di Roma. La manifestazione, con la direzione artistica di Paola Malanga, è cominciata il 15 ottobre (per concludersi il 26 ottobre) ed è una dodici giorni piena di proiezioni, dibattiti, ospitate internazionali ed eventi strettamente legati alla settima arte. Il Gruppo FS, come ormai tradizione, anche quest’anno sposa l’iniziativa con il ruolo di sponsor ufficiale. Treno e cinema d’altronde sono l’emblema del movimento e i fratelli Lumiere, non a caso, lo capirono in tempi non sospetti mettendolo sul grande schermo.
Nella giornata iniziale, quindi, ci sono i film. Quello di apertura è “La vita va così” di Riccardo Milani. La storia prende spunto da un fatto vero, la vicenda di Ovidio Marras. A questo nome corrisponde quello di un pastore sardo che a cavallo tra gli anni 90 e 2000 ha iniziato una lunga battaglia contro le mire dell’imprenditoria edilizia, Volevano cacciarlo dalla propria abitazione perché in quel territorio doveva nascere un lussuoso resort. Ha sempre detto di no. Per coerenza, perché quella era la terra dei suoi padri e perché il mare è di tutti. Una battaglia che è durata più di un decennio e che non è mai arretrata neanche di un passo nonostante offerte milionarie per indurlo a cedere. Una commedia corale dove c’è ironia, passione e che prende punti proprio perché ispirata a un fatto vero. Il cast, tra i tanti, è formato da Virginia Raffaele, Diego Abatantuono, Aldo Baglio e Geppi Cucciari. Il protagonista è interpretato da Ignazio Loi, non un attore ma un vero e proprio pastore di Terralba, provincia di Oristano, che nel film regge molto bene la parte recitando quasi esclusivamente in dialetto sardo (ma sarebbe più appropriato dire lingua).
Anche per il Gruppo FS c’è una prima assoluta. Quest’anno alla kermesse, infatti, ci arriva con un documentario. “Andata e Ritorno” è un film di Roberto Campagna ed Elena de Rosa realizzato da Gruppo Creativo Multimedia. È un racconto a più voci, dove il protagonista è il treno. Ma non solo come mezzo di trasporto, ma anche come simbolo di conquista quotidiana. Pendolari, lavoratori e giovani in cerca di futuro sono le storie che si susseguiranno in questa produzione che verrà proiettata il 22 ottobre alle ore 17:30 al Teatro Studio Gianni Borgna all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.
Oltre le proiezioni però c’è dell’altro. Presente un’installazione, proprio a pochi passi dal red carpet. “Pensiero Binario” realizzata dai designer Giulio Iacchetti e Luca Madonini è una dedica a uno degli elementi più iconici e rappresentativi del mondo ferroviario.
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