Photo: © Gianluca Saragò

«Passeremo Natale in teatro e, al posto del pranzo, ci accontenteremo di un toast». Alice Mangione esordisce così parlando di Matilda, il musical dei record, ispirato al libro dello scrittore britannico Roald Dahl, che Massimo Romeo Piparo porta in scena per la prima volta in Italia. Al suo fianco, come sempre, c’è il marito Gianmarco Pozzoli con cui forma il mitico duo The Pozzolis family, capace di scardinare con ironia il mito dei genitori perfetti. Tocca a loro interpretare Mrs. e Mr. Wormwood, i temibili papà e mamma di Matilda, una ragazzina di cinque anni che ha il potere della telecinesi. Con Luca Ward nel ruolo en travesti della terrificante signorina Trinciabue, un ricco cast e l’orchestra dal vivo, lo spettacolo debutta il 7 dicembre al Teatro Sistina di Roma per poi proseguire in tour nelle più importanti città italiane. Una storia imperdibile sull’amicizia, il coraggio, l’amore e la forza dell’immaginazione.

Conoscevate già Matilda?

[A] È stata una bellissima coincidenza: quando è uscita la versione musical su Netflix in casa nostra non si vedeva altro. E sapevamo tutte le canzoni a memoria.

[G] La chiamata per lo spettacolo ci ha fatto cadere la mandibola. Tanto che abbiamo cominciato a guardare film di Scorsese in continuazione: hai visto mai che ci contatti. Come saranno i signori Wormwood in versione Pozzolis?

[A] L ’apoteosi della c attiveria: ci scrolliamo di dosso l’immagine di mamma più amata d’Italia e di papà simpaticissimo per tirare fuori acidità e cinismo.

I vostri figli come l’hanno presa?

[G] Giosuè è disperato perché si ricomincia a viaggiare. Olivia è convinta che sarà Matilda: ogni giorno mi chiede di incontrare il regista per proporgli la sua intepretazione del personaggio.

La forza di questo show?

[A] La netta divisione tra bene e male: il primo è rappresentato dai ragazzi, il secondo dagli adulti.

[G] Dahl ha descritto cosa può succedere agli adulti se perdono il contatto con la loro parte migliore, quella bambina.

Guardando alla realtà, su alcuni temi come la crisi climatica i giovani sono il motore del cambiamento. Che ne pensate?

[A] Noi cerchiamo di essere il più sostenibili possibile: prendiamo spesso il treno, in città usiamo i mezzi pubblici e la bicicletta e facciamo la differenziata. E poi cerchiamo di educare i nostri figli alla gentilezza, da lì si ramificano tutti gli aspetti che possono tutelare, e forse salvare, il mondo.

[G] Sul clima, siamo convinti che il cambiamento sia possibile. Ma consideriamo il teatro come un luogo in cui vige la legge della fantasia: ci fa lasciare la realtà fuori dalla porta, la testa non riesce sempre a sostenere le brutture del mondo.

[A] Vedere Matilda fa benissimo al cuore e si esce dal teatro con la voglia di essere persone migliori.

Buoni propositi per il 2024?

[G] Che le guerre nel mondo finiscano: ci piacerebbe vedere uno spiraglio di saggezza e di speranza.