In apertura una scena del film Io Resto
Edizione numero 17 per Biografilm Festival, la rassegna cinematografica che porta a Bologna dal 4 al 14 giugno storie di vita eccezionali narrate in film e documentari. Oltre 80 produzioni da vedere sia online su MyMovies.it, sia in presenza nelle sale del Pop Up Cinema Medica Palace e al Chiostro del complesso di Santa Cristina “della Fondazza”.
Una scena del film Maya
Il cartellone è diviso in sei sezioni tutte da scoprire, a partire da quella dedicata a musica e arte, da sempre protagoniste del festival. Quest’anno la Biografilm Art&Music propone 21 documentari, alcuni dei quali di per sé delle vere opere d’arte. Diverse le sensibilità e gli strumenti d’espressione: si va dal flusso visivo del film 5 Casas all’esplorazione uditiva in Tuning, pellicola basata sulla vita e sulla magia che gira intorno a un pianoforte nella frenetica stazione ferroviaria di Tel Aviv; dall’incontro con Marina Abramović in 512 Hours alla storia narrata in White Cube di un museo allestito in Congo, dentro piantagioni per estrarre olio di palma, passando per un omaggio al lusso e alla moda della Belle Époque in Giovanni Boldini. Il piacere. Story of the Artist.
Tuning
Dopo il successo del 2020 torna la sezione Meet the Masters, che accende i riflettori sul talento di due documentariste europee: Helena Třeštíková e Heddy Honigmann. La prima è una regista ceca che segue i soggetti delle sue opere in un arco di tempo interminabile, in particolare per realizzare ritratti femminili, come nell’anteprima italiana Anny. La seconda, peruviana ma olandese di adozione, dona nelle sue opere un raro senso di intimità grazie al forte legame emotivo con i soggetti che filma. Tra i suoi quattro documentari, 100UP, altra anteprima per il nostro Paese, sull’ammirabile voglia di vivere di anziani ultracentenari.
100UP
Invenzione e vita vera si mescolano nella sezione Larger than Fiction. Sette film di finzione con nuovi linguaggi narrativi: dall’amore inaspettato tra due lavoratrici in una casa d’appuntamenti a Berlino in Bliss alla quotidianità di tre giovani nella Cambogia di oggi in Les affluents o del protagonista di District Terminal in una Teheran irriconoscibile a causa di tempeste di sabbia, riscaldamento globale e virus letali.
Bliss
La passione politica, le relazioni tra generazioni, l'empowerment femminile, le diversità e la ricchezza lgbtqi* sono alcune dei temi della sezione Contemporary Lives. Ben 46 film che offrono punti di vista alternativi sulla contemporaneità: dalla vita impossibile dei giovani che diventano adolescenti in Palestina in Skies Above Hebron all’altrettanto complesso percorso di autodeterminazione come ragazzo trans del protagonista di Colors of Tobi, fino ad arrivare al mondo diametralmente opposto della privilegiata terza età nell’ironico El agente topo. Da non perdere poi personaggi incredibili come il cuoco danese in pensione che si ritrova insieme a un ex spacciatore nella dittatura della Corea del Nord, protagonista del film The Mole, l’addestratore di tigri in Iran, nel film Maya, e Ghofrane, attivista tunisina 25enne, la cui campagna elettorale è al centro di Ghofrane et les promesses du printemps.
Ghofrane et les promesses du printemps
Le ultime due sezioni sono quelle competitive, con premi da assegnare. Tra i dieci documentari in gara per Biografilm Italia si trovano temi come l’attualità, l’ambientalismo e i diritti umani. Il film d’apertura è Io Resto di Michele Aiello, completamente girato in un ospedale italiano durante la prima ondata di pandemia da Covid-19. Torna al Festival, dopo aver partecipato nel 2017, Alessandro Redaelli che fa luce sull’illusoria industria dei video giochi, in Game of the year. Dall’animo green sia Squilibrio, opera prima di Luca Rabotti, in cui il personaggio principale si salva grazie alla sua vocazione animalista, sia Man kind man, presentato l’8 giugno in occasione della Giornata Internazionale degli Oceani, in cui gli “uomini gentili” del regista Iacopo Patierno non si arrendono a vedere le coste campane distrutte da inquinamento e incuria.
Game of the year
In viaggio per il mondo attraverso la sezione Concorso Internazionale: 12 film, di cui cinque opere prime e quattro titoli ultra-commentati nei festival all’estero. Tutti uniti da un fil rouge: la voglia ardente di cambiamento. Bagaglio (visivo) alla mano, si può partire dalla Turchia con All-in, dove due lavoratori di un resort si confrontano con il turismo di massa. Courage ci porta in Bielorussia, con un gruppo di teatranti che protestano per la repressione del regime di Lukashenko. Si giunge infine nella Casa dei migranti di Gao, in Mali, persone che cercano di andare in Algeria o tornano da un’Europa mai raggiunta, con Le dernier refuge.
Courage
Tante storie diverse, emozionanti e imprevedibili, che sceglierne una a cui dare un premio è impresa ardua. Il complicato verdetto spetta alla giuria, composta dalla scrittrice e critica cinematografica Elisa Cuter, dal regista Pierfrancesco Li Donni e dall’artista bolognese Sissi. Ma a guardare il variegato cartellone di Biografilm Festival è alla vita che spetta il riconoscimento più grande.
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