Cinque giorni di incontri, spettacoli, proiezioni e musica per diffondere il valore della legalità attraverso la cultura e la partecipazione. Torna Trame - Festival dei libri sulle mafie, che dall’1 al 5 settembre, da Lamezia Terme, festeggia i 10 anni, lanciando una riflessione condivisa sui temi più scottanti e spinosi della criminalità organizzata e dell’impegno civile, attraverso le testimonianze di magistrati e forze dell’ordine, studiosi e giornalisti. Trame positive di legalità e speranza per ripartire e Resistere, il tema scelto per questa decima edizione che ritorna in presenza, ad animare piazze e spazi della città calabrese dopo lo stop nel 2020 a causa della pandemia. In quell’occasione le riflessioni sui temi legati all’attivismo sociale, alla partecipazione e all’antimafia non si erano comunque arrestate, trovando nel portale TrameXtra uno spazio virtuale.
NUOVE TRAME PER RESISTERE
«Trame 10 – spiega il direttore artistico, il giornalista Giovanni Tizian – prova a offrire il racconto della realtà in cui viviamo attraverso i fatti accaduti e l’analisi di ciò che potrebbe succedere. Abbiamo cercato di costruire un programma attorno alla questione mafia declinata attraverso molteplici aspetti: la musica, le storie delle vittime, i grandi affari al tempo del Covid, il progresso del Sud, le donne, l’ambiente, i bambini e gli adolescenti. Non è un momento facile per la cultura, per i festival, per il Paese stretto tra paure quotidiane e incertezza del futuro, da Lamezia vogliamo ripartire, con la parola d’ordine di questa edizione: Resistere. Consapevoli che sia l’unica azione che unisce nei momenti difficili, con mostri pericolosi da affrontare, rappresentati da pandemie, dittature o mafie».
Il direttore artistico del festival Trame, Giovanni Tizian
PROTAGONISTI I LIBRI E LE STORIE
Protagonisti del festival sono come ogni anno i libri che, attraverso i loro autori, danno forma e sostanza agli incontri. Tra gli ospiti più attesi Pif con Io posso. Due donne sole contro la mafia, libro scritto insieme a Marco Lillo sulla storia delle sorelle Rosa e Savina Pilliu nella Palermo degli anni ‘90, e poi il procuratore Nicola Gratteri con Non chiamateli Eroi. Falcone, Borsellino e altre storie di lotta alle mafie, il giornalista Riccardo Iacona con un racconto dedicato alla Calabria e l’ex Ministro per il Sud e la Coesione territoriale Giuseppe Provenzano con un appuntamento sul Meridione insieme a Raffaella Milano, direttrice dei programmi Italia-Europa di Save the Children Italia. Da non perdere lo scrittore Gaetano Savatteri, voce e volto di Trame per ben sette edizioni, coautore dello spettacolo Girone 41 bis, per la regia di Marcello Mazzarella, con il quale il festival partecipa al progetto del Comitato Nazionale per le celebrazioni dantesche #Festivalinrete istituito dal Ministero della cultura.
TANTE VOCI SU AMBIENTE, SANITÀ, LEGALITÀ E LOTTA AL RACKET
Tra i temi sviscerati durante gli incontri negli spazi di piazzetta San Domenico e dell’omonimo chiostro, quelli legati all’emergenza sanitaria in Calabria e nel resto d’Italia, di cui si parla con Francesca Nava e Arcangelo Badolati, alla questione ambientale con il Generale Sergio Costa, già Ministro dell’Ambiente. Di donne e potere si riflette con la giornalista e scrittrice Francesca Chirico e il magistrato Alessandra Cerreti, di ‘ndrangheta con Anna Sergi e di antindrangheta con gli scrittori Enzo Ciconte e Danilo Chirico, di massoneria col Procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo e lo storico e accademico John Dickie. Si affrontano poi argomenti come usura ai tempi del Covid, vittime di mafia senza giustizia, carceri e povertà educative, caporalato e comunità in terra di ‘ndrangheta. Appuntamenti vari sono dedicati al volto feroce del calcio, ai linguaggi popolari delle mafie, alla ludopatia, con lo psichiatra Corrado De Rosa si parla di crimini e follia.
Vengono approfondite le forme di scrittura contemporanea, come quella rap, con il cantante Kento e la sceneggiatrice Monica Zapelli. Viene dedicato uno speciale appuntamento al superlatitante Matteo Messina Denaro. Spazio alle testimonianze delle vittime di racket e usura calabresi, a cura dell’Associazione Antiracket Lamezia Onlus e del progetto Mani Libere in Calabria. Nel corso delle cinque giornate parte il laboratorio di giornalismo Mafie e potere. Come si realizza un’inchiesta giornalistica, con i giornalisti Nello Trocchia, Emiliano Fittipaldi e lo stesso Tizian, che intende proseguire anche nel corso dell’anno con l’ambizione di diventare polo attrattivo per cronisti e giovani che vogliono raccontare il territorio.
Il pubblico della settima edizione del festival Trame, a piazzetta San Domenico, Lamezia Terme ©Mario Spada
I contenuti del Festival sono ospitati su lafeltrinelli.it e IBS.it con una pagina speciale dedicata ai titoli e agli autori presenti a Lamezia. L’accesso al pubblico di ciascun incontro è libero con prenotazione consigliata del proprio posto tramite piattaforma raggiungibile dal sito del festival e Green pass.
NASTRO D’ARGENTO DELLA LEGALITÀ
Si rinnova anche per questa decima edizione di Trame la collaborazione con il Sngci - Sindacato dei Giornalisti Cinematografici Italiani, in una stagione tanto più delicata perché resa ancora più difficile dalla pandemia. In contemporanea con le giornate del festival il Sindacato annuncia dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia il titolo del film vincitore del Nastro della legalità 2021 che poi sarà protagonista, a Roma, di un evento condiviso con Trame. Il tema del festival calabrese Resistere è in perfetta sintonia con il mood del cinema più coraggioso che Sngci sostiene.
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