In apertura, La domenica dei fanciulli. Giornale settimanale illustrato, Torino, Paravia, anno II, n. 19

A Palazzo Madama di Torino, che ospita il Museo civico d’arte antica, fino a lunedì 10 giugno un centinaio di opere indagano il ruolo che la città della Mole Antonelliana ha avuto nell’affermarsi del Liberty, in Italia e nel mondo, a partire dall’arte locale e dall’architettura della città. La mostra Liberty. Torino capitale, organizzata in cinque sezioni con la collaborazione della Siat - Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, spazia dalle immagini femminili di Giovanni Boldini e Vittorio Matteo Corcos ai complementi d’arredo fino agli elementi decorativi come i bow window, i balconi chiusi sporgenti tipici degli edifici cittadini. 

In lettura sul mare (1910) di Vittorio Matteo Corcos

In lettura sul mare (1910) di Vittorio Matteo Corcos

L’estetica liberty si respira nelle stesse vie della capitale sabauda, in particolare a partire dall’Esposizione internazionale d'arte decorativa moderna del 1902, che dal Parco del Valentino, dove si trovavano i padiglioni degli espositori internazionali, ha reso la città di Torino famosa in tutto il mondo per la sua arte. Ma il Liberty si trova anche nell’editoria dell’epoca, tra grafica pubblicitaria e materiale scolastico, e nello stile degli abiti. Alla mostra, organizzata anche per l’ingresso di Torino nel Réseau Art Nouveau Network di Bruxelles e la sua candidatura a Città patrimonio mondiale Unesco per il Liberty, si associa inoltre il programma Libertyamo, che ha come obiettivo far scoprire a visitatori e abitanti le bellezze architettoniche della città.