Na Ponta Dos Pés di Sebastian Gil Miranda

© Sebastian Gil Miranda

 

Grazie a un’immagine ogni attimo può diventare eterno. Tanti sono i momenti immortalati a Fotografica, il festival giunto alla quarta edizione, che propone 12 mostre, allestite nel monastero del Carmine e negli Ex magazzini del sale, nella Città alta, a Bergamo. L’appuntamento, dal 14 ottobre al 19 novembre, inserito nel programma delle attività per celebrare la nomina di Bergamo e Brescia a Capitale italiana della cultura 2023, ha come tema Noi qui.

 

Ecco i titoli delle esposizioni:  In a Window of Prestes Maia 911 Building di Julio Bittencourt, Leaving and waving di Deanna Dikeman; The day may break di Nick Brandt; Between these folded walls, Utopia di Cooper&Gorfer; La liberazione della follia di Patrizia Riviera; Roma Revolution di Alessandro Gandolfi; Io non Scendo, a cura di Laura Leonelli; Elementi di Edoardo Delille; Apnea di Fausto Podavini per Medici Senza Frontiere; Na Ponta Dos Pés di Sebastian Gil Miranda; Il progetto Sport, tra Dada e movimento. Ritmo dinamico in ready, di Maurizio Galimberti; Cover Me With Gold, di Gianmarco Maraviglia. 

Between these folded walls, Utopia di Cooper & Gorfer

© Cooper & Gorfer

 

Comun denominatore delle opere è la necessità di mostrare la realtà, provocando emozioni e reazioni, stimolando prese di coscienza, rivelando limiti e fragilità. Sensazioni a cui attingere per ribaltare punti di vista e trovare possibili risorse per il riscatto del singolo e della comunità. Come hanno dimostrato di saper fare le due città lombarde che hanno affrontato con coraggio, nel 2020, l’emergenza Covid-19.