In apertura: Krzysztof Grzybacz, Untitled II (2022) 180 x 130 cm, oil on canvas

Con la mostra Windowless car, alla Galleria Nicola Pedana di Caserta fino al 7 maggio e curata da Domenico De Chirico, il giovane Krzysztof Grzybacz propone opere in cui il difficile binomio che contrappone l’essere umano e tutto ciò che è inanimato trova una nuova formulazione artistica. Un rapporto che si è reso ancora più complesso a partire dalla Rivoluzione industriale iniziata in Inghilterra tra il XVIII e il XIX secolo, che ha avuto conseguenze profonde sull’umanità in tutta la sua globalità, in termini di crescita economica, rinnovamento tecnologico e trasformazione socioculturale.

Krzysztof Grzybacz, Untitled I (2022) 100 x 80 cm, oil on canvas

Krzysztof Grzybacz, Untitled I (2022) 100 x 80 cm, oil on canvas

L’artista polacco, classe 1993, espone per la prima volta in Italia oli su tela dall’aspetto vellutato, scanditi dal ritmo ossessivo tipico delle macchine delle fabbriche, realizzati con sfavillanti tonalità pastello e un tocco di pennello fulmineo, goliardico e fiabesco, caratteristico di un’espressione positivista, impersonata da uno spirito libero.

Krzysztof Grzybacz, A shiny boots (2022) 70 x 70 cm, oil on canvas

Krzysztof Grzybacz, A shiny boots (2022) 70 x 70 cm, oil on canvas

Con questi dipinti il pittore si chiede e domanda al suo pubblico quanto e come la depersonalizzazione dell’individuo, costretto a fare i conti con l’alienazione tipica della società di massa, abbia inciso e tuttora incida su ciascuna persona, dal momento che tale fenomeno, pur riferendosi a una dimensione collettiva, ha indubbiamente effetti sul singolo.

 

A questo complesso quesito Grzybacz trova a suo modo una risposta, anzi due. Coscienti, seppur in silenzio, del grigiore industriale che circonda l’uomo, non resta che riflettere osservando tutto ciò che ci circonda attraverso il finestrino di un’automobile, da cui il titolo della mostra. L’alternativa, secondo il pittore, risiede ancor di più nell’arte: è necessario chiudere gli occhi per poter ridisegnare il mondo così come si vorrebbe che fosse.