È un’importante attivazione dal punto di vista ferroviario perché si tratta di un tassello che, nel prossimo futuro, riuscirà a rendere ancora più vicine le due principali città siciliane: Catania e Palermo. È la nuova tratta Bicocca-Catenanuova nell’ambito degli interventi appunto, dell’itinerario Palermo-Catania-Messina (uno dei dieci progetti strategici in corso di attuazione da Rete Ferroviaria Italiana). Avvicinare due città non è solo un vantaggio di tempo, ma anche culturale, economico e sociale. Un esempio? Basta ricordare quanto fossero distanti, anni fa, Roma e Milano prima dell’avvento dell’Alta Velocità. Adesso quella linea, definita più volte metropolitana d’Italia, le ha rese sinergiche e sempre più teatro di scambi (professionali e non) che permettono di far dialogare quasi in simbiosi le due città.
Immaginare, quindi, che la miglioria ferroviaria permetterà Catania e Palermo, con le dovute proporzioni, a essere la Roma e Milano della Sicilia non è poi così utopico, anzi. Con questa riapertura, infatti, a partire dal prossimo 2 novembre, con la ripresa dell’offerta commerciale fra Catania e Palermo, tornerà proprio il collegamento diretto fra le due città con una durata di viaggio di 2 ore e 57minuti, garantendo anche la connessione con la fermata di Catania Aeroporto.
Il nuovo itinerario Palermo-Catania-Messina è un’opera del valore economico di circa 13 miliardi di euro (anche con fondi PNRR). Questi lavori potranno, inoltre, sia garantire una crescita della competitività del trasporto viaggiatori su ferro sia rispondere alle esigenze di mobilità che tradotto in parole semplici vuol dire meno tempi di percorrenza e più benefici per regolarità e frequenza.
Nel dettaglio i lavori sulla nuova tratta Bicocca-Catenanuova (lotto 6 della Palermo-Catania) hanno consentito la realizzazione di una nuova linea a doppio binario di 38 km per un investimento complessivo di oltre 600 milioni di euro. Nel cantiere hanno operato ogni giorno in media oltre 250 maestranze, più di 500 le ditte appaltatrici coinvolte nell’esecuzione dei lavori con oltre 170 mezzi d’opera impiegati. La nuova linea comprende la realizzazione di 17 viadotti ferroviari, 2 gallerie artificiali, 8 cavalcaferrovia stradali e 5 sottovia stradali che hanno permesso l’eliminazione di tutti i 14 passaggi a livello esistenti per garantire una viabilità su strada alternativa e non interferente con la linea ferroviaria. Adeguate, coerentemente con il raddoppio della linea, anche le stazioni di Catania Bicocca, Motta S. Anastasia, Sferro e Catenanuova.
La Sicilia è uno delle regioni fiore all’occhiello della nazione. Isola dalla grande storicità, cultura e fascino. Nessuno può pensare di cambiarla. Di migliorarla, sì. Un miglioramento che passa, inevitabilmente, anche per il trasporto ferroviario.
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