Le azioni da mettere in campo affinché imprese e organizzazioni possano recepire la direttiva dell’Unione Europea a protezione dei Whistleblower, soggetti che lavorano nel settore privato o pubblico che segnalano violazioni di norme di cui siano venuti a conoscenza in un contesto lavorativo. Se ne è parlato a Roma, nella sede centrale del Gruppo FS Italiane di Piazza della Croce Rossa, in occasione del Business Integrity Forum (BIF), iniziativa nata per incrementare la trasparenza, l’integrità e la responsabilità nel settore economico e che ha visto la partecipazione, oltre che di Ferrovie dello Stato, di numerose aziende e istituti leader nel panorama e nel mercato nazionale e internazionale.

 

Al centro dell’incontro la programmazione delle attività del BIF nell’anno in corso, con un occhio di riguardo alla trasparenza, alla gestione e alla protezione dei dati personali, insieme alle indicazioni sulle giuste politiche aziendali da adottare e supportate dalle istituzioni, per il rispetto della scadenza del 26 novembre 2022 nel recepimento della direttiva UE sul whistleblowing. Diverse le realtà coinvolte: dagli appalti pubblici ai servizi finanziari, dalla sicurezza dei prodotti e dei trasporti a quella nucleare, dalla salute pubblica alla protezione della privacy e dei consumatori. Tra le figure professionali interessate dipendenti, azionisti, membri degli organi di direzione e vigilanza delle aziende stesse, ma anche addetti alla supervisione e direzione di appaltatori, subappaltatori e fornitori.