Diamante 2.0 arriva a Expo 2020 Dubai. I riflettori delle railway di tutto il mondo sono puntati su questo concentrato di tecnologia digitale e design made in Italy. Sembra un Frecciarossa ma, con la sua livrea blu e gialla, è il treno diagnostico più moderno e sostenibile della flotta di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), società del Gruppo FS. Percorre ogni anno su e giù per l’Italia 160mila chilometri – con l’obiettivo di arrivare presto a 400mila – per garantire la massima sicurezza delle persone e delle merci che viaggiano sull’Alta Velocità.
Il 15 marzo 2022 il suo debutto mondiale all’Esposizione universale, che si chiude negli Emirati Arabi Uniti alla fine del mese, alla presenza di Anna Masutti e Vera Fiorani, Presidente e Amministratrice Delegata di RFI, accompagnate da Andrea Nardinocchi, AD di Italferr, la società di ingegneria del Gruppo FS. La flotta diagnostica di RFI è composta da 40 treni speciali. I due convogli dedicati alle linee ad Alta Velocità – insieme a Diamante 2.0, c’è anche Aiace 2.0 – si aggiungono ai 38 impiegati nel check-up delle linee convenzionali elettrificate, diesel e, fra non molto, anche di quelle per i treni a idrogeno. L’intero parco dei mezzi dedicati alla manutenzione, circa 2800 unità, è stato da poco rinnovato con un investimento pari a 1 miliardo e 750 milioni di euro.
Tra gli addetti ai lavori, Diamante 2.0 è definito il “dottore dei binari”. Al posto dei sedili per i viaggiatori, è dotato di veri e propri laboratori mobili che sfrecciano a 300 chilometri orari. È composto da otto carrozze, cinque delle quali costituiscono il suo cervello digitale: nella prima e nell’ottava c’è il Data processing center, nella quinta e nella settima la Diagnostic – dove vengono misurati attriti, usure e sollecitazioni – e nella sesta carrozza la Certification dell’infrastruttura. A queste si aggiungono due locomotive speciali posizionate alle estremità che controllano alcuni parametri, come quelli relativi al segnalamento, la sala Delegations per accogliere ospiti in visita, quella per i meeting e il Bar Bistrot.
Il treno speciale si avvale di 98 telecamere e oltre 200 sensori posti sul tetto e sui carrelli vicini alle ruote per monitorare oltre 500 parametri e analizzare le condizioni dell’infrastruttura ferroviaria e della linea aerea, da dove i treni captano l’energia elettrica. Grazie a nuove e sofisticate strumentazioni è possibile ispezionare la linea, controllare la geometria e l’eventuale usura dei binari e analizzare le interazioni fra ruota e rotaia.
Questo prodigio della tecnologia italiana è poi in grado di incrociare tutti i dati raccolti, interpretarli ed elaborare una diagnosi in tempo reale, dialogando con la Sala operativa diagnostica infrastruttura, per capire se è necessario o meno organizzare rapidamente l’intervento di manutenzione. Diamante 2.0 è dotato anche di sistemi in grado di monitorare la qualità del servizio di connettività offerto ai viaggiatori delle Frecce e degli altri treni ad Alta Velocità. Il Gruppo FS punta sulle tecnologie più all’avanguardia per realizzare un nuovo modello di manutenzione predittiva per l’infrastruttura ferroviaria, supportato dal 5G, con l’ambizione di diventare un modello europeo, come è già accaduto per l’ERTMS/ETCS di livello 2, il sistema di segnalazione e protezione dei treni basato sulla trasmissione radio dei dati digitali.
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