Tecnologia, innovazione e le sfide che dovranno affrontare gli operatori ferroviari e stradali per sfruttare al meglio le infrastrutture GNSS (Global Navigation Satellite System) europee al centro dell’incontro che si è svolto il 12 dicembre a Roma all’Università Roma Tre in occasione della presentazione dei risultati del progetto HELMET - High integrity EGNSS Layer for Multimodal Eco-friendly Transportation.

 

All’evento presenti le società RFI e Anas (Gruppo FS) per evidenziare l’importanza del sistema di navigazione satellitare che si avvale del GPS, Galileo ed altre costellazioni, come garante per una localizzazione precisa e sicura per i mezzi a guida autonoma che viaggiano su infrastrutture ferroviarie e stradali. Lo standard europeo per il segnalamento ferroviario ERTMS (European Rail Traffic Management System) e le tecnologie per le auto connesse e autonome (CCAM) dovranno interfacciarsi con la rete GNSS per sviluppare un sistema sempre più sostenibile e competitivo.

Anna Masutti presidente di RFI (Gruppo FS), nel suo messaggio di saluto: «le tecnologie GNSS per il settore ferroviario sono importanti, come testimoniato dall’impegno profuso da RFI nei vari progetti di ricerca e innovazione condotti dal 2012 in ambito europeo che hanno confermato le attese. Queste tecnologie sono ormai mature e possono essere integrate nell’ERTMS, il più evoluto sistema per la supervisione e il controllo del distanziamento dei treni, installato su una parte delle linee italiane e che sarà implementato su 3.400 Km di rete entro il 2026 grazie a un finanziamento del PNRR di circa 3 miliardi di euro. Entro il 2036 si prevede di attrezzare l’intera rete ferroviaria nazionale con tecnologia ERTMS. E sarà proprio questa una delle grandi sfide innovative che ci troviamo ad affrontare e su cui siamo costantemente impegnati  - ha continuato Anna Masutti – ovvero fare dialogare le tecnologie satellitari con i sistemi di terra, in questo caso l’ERTMS, per controllare e gestire la circolazione dei treni, contribuendo ad aumentare la sicurezza e la capacità delle linee, ed a ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’ambiente».

 

Presente al workshop anche Fabio Senesi, Senior Manager Head ERTMS Plan of RFI: «nel presentare il piano ERTMS che è in corso di realizzazione secondo la programmazione del PNRR è l’importante disporre di nuove tecnologie come quelle satellitari che migliorano la sostenibilità economica ed ambientale rendendo più competitivo il sistema ERTMS. Occorre uno sforzo collettivo per superare gli ostacoli normativi per introdurre le tecnologie satellitari sulle quali RFI sta investendo dal 2012 col contributo delle Agenzie Spaziali Italiana, Europea ed EUSPA e che vede ormai coinvolti tutti gli stakeholder ed aziende ferroviarie. Il momento è propizio perché anche l’industria automobilistica ha avviato enormi investimenti per l’auto a guida connessa dai quali si attendono ricadute positive nel settore ferroviario grazie ai volumi produttivi che solo l’industria automobilistica può mettere in moto. Il Piano Accelerato ERTMS, ha concluso Fabio Senesi, ha creato i presupposti tecnologici per adottare il satellitare, il 5G, ATO con l’obiettivo di modernizzare l’infrastruttura ferroviaria puntando all’innovazione tecnologica».

 

A rappresentare Anas (Gruppo FS) Luigi Carrarini, Centre of Excellence Smart Road & SHM: «La Smart Road di Anas è il tassello chiave della mobilità del futuro, abilitante per lo sviluppo della Smart Mobility e propedeutica ai futuri scenari di guida autonoma dei veicoli. Si tratta di un passaggio rivoluzionario, dalla strada intesa come opera civile composta da asfalto e cemento alla strada intelligente e connessa, un corridoio digitale ed energeticamente sostenibile a vantaggio e per la sicurezza dei territori attraversati».

 

A concludere gli interventi per il Gruppo FS Massimiliano Ciaffi, Head ERTMS on board subsystems di RFI, che ha spiegato come la localizzazione satellitare sicura e accurata e i sensori video sono comuni sia ai sistemi di comando e controllo per i treni (ERTMS) che per le auto a guida connessa. Il know-how di RFI nel sistema ERTMS e quello acquisito sui progetti di ricerca sul satellitare sono un patrimonio unico che può essere messo a frutto anche per i programmi di smart roads e in generale per la ricerca di soluzioni tese a garantire elevati standard di sicurezza grazie alle sinergie col settore automotive

HELMET, finanziato da EU H2020, EUSPA e coordinato da Radiolabs con i partners ITC, Università di Pardubice, DLR, SOGEI e Roboauto ha dato il via a un progetto innovativo, con lo scopo di portare una soluzione per rendere i segnali GNSS compatibili con gli standard di sicurezza e interoperabilità richiesti dall’ERTMS, dal CCAM e dai droni che possono essere adoperati per operazioni di manutenzione e trasporto logistico sulla rete ferroviaria e stradale. Il workshop aperto dal Prof. Alessandro Neri, Pro-Rettore per l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico dell’Università Roma Tre e coordinatore scientifico di HELMET, ha messo a confronto gli attori del settore spiegando che tale opportunità è unica al fine di mettere a fuoco le sfide future per il trasporto su rotaia e su gomma.