L’innovazione digitale, di pari passo con lo sviluppo infrastrutturale, consentirà di aumentare l’offerta e la regolarità del sistema di trasporto ferroviario europeo. Un esempio? Il caso del Brennero, lungo l’asse scandinavo-mediterraneo. «Recenti studi prodotti nell’ambito del Brenner Corridor Platform ipotizzano che, nel lungo termine, alla conclusione dei lavori di quadruplicamento dell’intero asse, transiteranno quotidianamente sul valico del Brennero 40 treni passeggeri di lunga percorrenza e oltre 200 treni merci». Queste le cifre fornite dalla Commissaria straordinaria della linea Fortezza-Verona e Vice Direttrice Generale Sviluppo e Standard di RFI, Paola Firmi nell’intervento di chiusura del convegno Digitalising Europe's railways: what's in for passengers and freight?, tenutosi ieri 17 novembre a Bruxelles e a cui ha preso parte anche Gianpiero Strisciuglio, Ad di Mercitalia Logistics.

Ragazza con bandiera dell'Europa alle spalle e un treno di fronte

L’iniziativa organizzata dalla Comunità d’Azione Ferrovia del Brennero (CAB) – associazione costituita da enti locali, imprese ferroviarie e camere di commercio di Italia, Germania e Austria con l’obiettivo di migliorare la ferrovia sull’asse del Brennero – è stata un’occasione per accendere i riflettori sul tema della digitalizzazione nel traporto ferroviario europeo, con particolare attenzione ai problemi transfrontalieri. Innovazione digitale che è sempre più necessaria per favorire il trasferimento modale dalla strada alla ferrovia e l’intermodalità, per aumentare e migliorare le prestazioni tanto nel servizio passeggeri, quanto nella logistica, sia lungo i binari già esistenti, sia sulle infrastrutture di prossima realizzazione.

«Nel prossimo futuro – ha dichiarato Paola Firmi – le sfide principali si concentreranno nei contesti urbani dove la crescita della popolazione si affiancherà alla crescente domanda di mobilità di persone e merci, con conseguente aumento della pressione sui servizi di trasporto, approvvigionamento energetico e connettività e sulle relative infrastrutture sottostanti, le quali dovranno essere maggiormente inclini a rigenerazione, interconnessione, accessibilità fisica e virtuale, ottimizzazione dell’uso dell’energia, vivibilità e circolarità nella gestione delle risorse».

Tunnel del Brennero

LE INIZIATIVE DIGITALI DI RFI

«Nel settore dei trasporti e della logistica – ha proseguito Paola Firmi – molti dei benefici della digitalizzazione si concentreranno nel miglioramento dell’interfaccia con l’utenza del servizio di trasporto e, più in generale, con i suoi stakeholder».

Per quanto riguarda il trasporto passeggeri, l’impegno di RFI si è orientato verso la creazione di piattaforme utili agli utenti per programmare spostamenti multimodali e avere soluzioni di viaggio e per l’acquisto dei biglietti in tempo reale. Soprattutto in ambito urbano, la società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS si è dotata di StationLAND, una piattaforma che consente di mappare attività e servizi attivi intorno alla stazione ferroviaria. Una soluzione innovativa premiata nell’ambito della ESRI User Conference di San Diego e dall’Union internationale des chemins de fer (UIC) in occasione degli International Sustainable Railway Awards a Berlino.

Digitalizzazione delle città

Relativamente al trasporto merci, RFI darà vita nei primi mesi del 2023 al progetto EasyRailFreight, che consente di digitalizzare l’offerta dei servizi di logistica intermodale, favorendo l’incontro con la domanda dall’intero mercato, anche extranazionale, e successivamente il tracciamento delle spedizioni dall’origine alla destinazione.

Nell’ottica di un sistema ferroviario moderno, sostenibile, digitale e capace di sfruttare al meglio l’infrastruttura esistente, il progetto più importante di RFI è certamente l’upgrade dello standard ERTMS, il più evoluto sistema di segnalamento per la circolazione dei treni in grado di superare le barriere imposte dalle diversità dei sistemi di distanziamento tradizionali adottati in ciascun Paese. Con questa soluzione si tende dunque a ottenere una rete ferroviaria europea interoperabile. RFI ha elaborato un piano accelerato ERTMS che prevede la sua installazione su tutta la rete (inclusa quella non transeuropea TEN-T di trasporto, per complessivi 16.800 chilometri di linee) entro il 2036.

Binario

Impegni che, insieme a nuove soluzioni di gestione intelligente e integrata degli asset, nuovi sistemi di coordinamento e di traffic management, rientrano tra i progetti attraverso cui Europe’s Rail Joint Undertaking – il programma di ricerca e sviluppo a cui partecipano i principali attori europei del settore e a cui il Gruppo FS aderisce in qualità di membro fondatore – si propone di accelerare nei prossimi 10 anni lo sviluppo di un sistema ferroviario multimodale, integrato, nativamente digitale, automatizzato, sostenibile e competitivo.

 

(L.M.)