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L’edizione 2025 del World Congress on Railway Research –il più importante congresso mondiale sulla ricerca e l’innovazione nel settore ferroviario, si è svolta a Colorado Springs (USA) dal 17 al 21 Novembre.

 

Una settimana che ha offerto contenuti di altissimo livello presentati dai migliori esperti internazionali. Il programma ha incluso – oltre a panel e keynote a cui hanno partecipato personalità di riferimento del settore industriale ed accademico - oltre 70 sessioni nelle quali sono stati presentati più di 240 articoli tecnici selezionati con stringenti criteri scientifici che hanno illustrato le più recenti innovazioni nel campo della ricerca ferroviaria, applicazioni concrete e sviluppi tecnologici di frontiera.

 

L’iniziativa ha rappresentato un momento irripetibile per il settore ferroviario internazionale, riunendo esperti, istituzioni e operatori da tutto il mondo in un’unica piattaforma di confronto e collaborazione. L’obiettivo, pienamente raggiunto, è stato quello di promuovere sistemi ferroviari più sicuri e affidabili, favorire la diffusione di tecnologie innovative, migliorare l’efficienza operativa e sostenere la transizione verso una mobilità più sostenibile.

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Il Gruppo FS è stato tra i principali protagonisti del congresso attraverso i contributi delle sue società Ferrovie dello Stato Italiane, RFI, Trenitalia, Italferr, Mercitalia Intermodal e Italcertifer, coordinati da FS Research Centre, il centro studi del Gruppo, dimostrando il proprio know-how sull’applicazione di tecnologie ferroviarie innovative per aumentare la sicurezza, l’interoperabilità, l’efficienza, la sostenibilità e garantire una qualità del servizio sempre maggiore. Ben 26 sono infatti stati gli studi del Gruppo FS selezionati dal congresso, pari ad una percentuale di oltre il 10% del totale di tutti i contributi accettati in ambito mondiale.

 

Nel corso della cerimonia di apertura Mario Tartaglia, responsabile del FS Research Centre e membro dell’Executive Board del WCRR, ha discusso con alcuni tra i maggiori esperti internazionali sul tema: “The Innovation Pipeline: From Discovery to Deployment”, focalizzando l’attenzione sui principali ostacoli che si frappongono tra l’ideazione e l’adozione di soluzioni di innovazione ed evidenziando la necessità di concepire l’innovazione stessa come un processo complesso nel quale la tecnologia è tanto più in grado di abilitare il progresso quanto più viene governata da conoscenza, creatività ed intelligenza.

L’alta reputazione scientifica del Gruppo FS è stata attestata anche dall’assegnazione ad esperti del Gruppo del ruolo di chair di cinque sessioni, che hanno riguardato i temi di “Communications & Train Control” (Fabio Senesi, RFI), “Artificial Intelligence for Fault Detection” (Mario Tartaglia, Ferrovie dello Stato Italiane), “Alternative Energy Sources” (Paolo Masini, Trenitalia); “Desirable & Green Railways” (Giovanni Luca Giacco, Trenitalia) e “Condition Based Monitoring & Maintenance (Clemente Guerriero, Trenitalia).

 

Un momento altamente significativo è stato quello dell’assegnazione ad Ivan Agostino di RFI del premio di best paper award per la categoria “Resilient, Reliable, and Intelligent Railways”.

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RFI, con i contributi di Nerea Canales Sebastian ed Andrea Strino del dipartimento di Ricerca e Sviluppo, ha confermato l’impegno nella ricerca e sperimentazione di applicazioni satellitari in ambito ERTMS con la partecipazione a progetti come RAN, pensato per migliorare la navigazione satellitare con benefici in termini di sicurezza sostenibilità VICE4RAIL, che mira a sviluppare una metodologia standardizzata per certificare l'uso delle tecnologie satellitari nel settore ferroviario, sfruttando il sistema EGNSS nei sistemi ERTMS.  Tra i progetti presentati, anche la nuova versione di ROBIN, un drone terrestre per la verifica dell’infrastruttura ferroviaria durante le interruzioni dovute a manutenzione, e l’integrazione di tecnologie wireless e 5G nelle stazioni. La Direzione Tecnica di RFI ha contribuito con le presentazioni di Giuseppe Carcasi, Ivan De Palma e Ivan Agostino, riguardanti sistemi ibridi di storage dell’energia prodotta sia da pannelli fotovoltaici che da sistemi di recupero dell’energia prodotta dai treni in frenatura, l’ottimizzazione degli investimenti, la valutazione della sostenibilità delle infrastrutture attraverso sistemi di certificazione ed un sistema nazionale di allarme dedicato alle frane indotte dalle precipitazioni piovose lungo l’infrastruttura ferroviaria. Giuseppe Carcasi di RFI ha infine presentato, insieme ad Angela Nocita di Ferrovie dello Stato Italiane, due applicazioni riguardanti l’ottimizzazione della circolazione ferroviaria attraverso la compartecipazione di algoritmi tradizionali e di intelligenza artificiale; e la possibilità di integrazione di tecnologie derivate dalla levitazione magnetica nell’infrastruttura ferroviaria europea.

 

Italferr ha contribuito con due studi di rilievo, presentati da Alessandro Mambrin e Caterina Varriale. Il primo descrive come Italferr abbia adottato un approccio digitale integrato per migliorare efficienza, qualità e sostenibilità nella progettazione infrastrutturale. Infatti, uno degli obiettivi di questo approccio è anche quello di favorire la comunicazione verso enti e cittadini, rendendo il progetto comprensibile e favorendo il confronto pubblico. La seconda ricerca introduce un approccio innovativo che consente di integrare in un modello BIM tecnologie ferroviarie come segnalamento, telecomunicazioni, trazione elettrica, impianti luce e potenza.  L’obiettivo è creare modelli federati interoperabili che consentano di individuare conflitti e variazioni già nelle fasi iniziali, migliorando accuratezza ed efficienza nella gestione del ciclo di vita del progetto. Entrambi i lavori, a cui hanno contribuito anche Francesco Dalessandri, Daniel Puglisi e Lorenzo Sorgi, hanno offerto un contributo alla discussione internazionale sui temi dell’innovazione digitale, dell’efficienza dei processi e della sostenibilità nelle infrastrutture ferroviarie.

 

Trenitalia ha proposto diverse innovazioni tecnologiche volte a migliorare sicurezza, efficienza e processi di manutenzione della flotta, ma anche a consentire l’ottimizzazione degli orari e della gestione dei convogli in base alla domanda ed ai flussi di passeggeri, oggetto di sette studi presentati da Giovanni Luca Giacco, Vincenzo Manno, Chiara Triti, Alfredo Biancucci e Antonio Ghelardini. Tra le principali innovazioni finalizzate ad ottimizzare l’efficienza e ridurre gli sprechi, robot autonomi per la sanificazione automatica attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, finestrini radiotrasparenti per facilitare la ricezione dei segnali mobili migliorando la connettività e sistemi predittivi per ottimizzare la manutenzione delle ruote degli ETR500, per stimare la temperatura dei motori e per il rilevamento dei guasti nei caricabatterie di bordo, monitorati da algoritmi che ne rilevano lo stato a distanza. Presentati anche nuovi modelli matematici di ottimizzazione degli orari e dell’assegnazione dei treni ai diversi binari nelle stazioni in funzione della domanda e dei flussi di passeggeri.

 

Italcertifer, attraverso la partecipazione di Salvatore Vetruccio, Emilo Cosciotti e l’amministratore delegato Carmine Zappacosta, ha illustrato cinque progetti innovativi su tematiche di rilievo come la resistenza al fuoco dei tunnel, nuovi approcci per il testing dei sistemi di gestione e controllo della circolazione, approcci data-driven per il rilevamento dei difetti dei binari attraverso strumenti integrati nelle ruote dei convogli, l’uso di tecnologie satellitari a supporto dei sistemi di gestione e controllo della circolazione ed infine l’armonizzazione dei processi di certificazione a livello internazionale.

 

Mercitalia Intermodal ha infine partecipato con Filippo Moretti, che ha illustrato lo sviluppo ed il testing di un sistema tecnologico finalizzato alla comunicazione wireless tra carri merci.