Dopo Lilia, entra in funzione anche Ida. Una piccola cerimonia ha salutato, a Ahrental, vicino Innsbruck, presso il cantiere austriaco della Gola del Sill – Pfons, l’inizio del viaggio della seconda talpa, tecnicamente chiamata TBM (tunnel boring machine). La Galleria di Base del Brennero BBT è il progetto italoaustriaco, con una governance paritetica, che una volta terminato diventerà il collegamento ferroviario sotterraneo più lungo al mondo con i suoi 230 km. La metà italiana è controllata dalla società Tunnel Ferroviario del Brennero, al cui interno RFI, società del Gruppo FS, ha una partecipazione dell’89%. 

Impressionanti le dimensioni di Ida: diametro di oltre 10 metri, lunghezza 160 metri, peso 2420 tonnellate (solo la “testa” 263), potenza motrice di 4550 kW. Il suo compito è quello di scavare 8,4 km verso sud, in direzione dell’Italia, all’interno della linea ovest, mentre Lilia è impegnata nella linea est da due mesi. Dopo una fase di collaudo, lo scorso febbraio, la fresa è stata smontata in oltre 80mila parti e per il trasporto è stato necessario ricorrere a ben centrotrenta tir.

 

Il nome Ida, che conferma la tradizione dei nomi femminili per le frese, è stato scelto da un concorso di idee svoltosi tra gli studenti di una terza elementare di una scuola di Navis, piccolo comune austriaco, vicino Innsbruck. I bambini hanno replicato il nome di una vitellina nata in un maso di proprietà della famiglia di uno studente lo stesso giorno in cui è stata indetta la consultazione. 

“La Galleria di Base del Brennero – ha dichiarato Paola Firmi, vicedirettrice generale di RFI - è un progetto dalla fortissima valenza europea, pensato per unire i territori e promuovere una mobilità sostenibile, sicura ed efficiente. Assistere dal vivo ai suoi progressi è motivo di grande soddisfazione per RFI che, tra le molte opere, è impegnata nel potenziamento della linea Brennero-Verona.”

 

Anche il coordinatore europeo per il Corridoio TEN-T Scandinavo-Mediterraneo, Pat Cox, ha tenuto a sottolineare l’importanza dell’infrastruttura per l’Unione Europea: "Il BBT e le sue vie d'accesso hanno ricevuto finora più di due miliardi di euro di cofinanziamento da parte dell'UE, più di qualsiasi altro progetto di trasporto. Proprio la scorsa settimana, nell'ambito di un bando altamente competitivo, è stata assegnata al BBT un'ulteriore sovvenzione del Connecting Europe Facility di 700 milioni di euro. Questa è un'ulteriore conferma di quanto il progetto BBT sia centrale per l'Unione europea".