«Nel primo semestre abbiamo investito 8,5 miliardi e nell'anno ne investiremo più di 18, avvicinandoci ai circa 20 miliardi annui, ossia l'obiettivo indicato nel piano che prevede 100 miliardi in un quinquennio». Ha detto l’AD di FS Stefano Antonio Donnarumma, intervistato dal Corriere della Sera, commentando i risultati della relazione finanziaria semestrale e tracciando il bilancio del primo anno da AD di FS «Mettere in ordine, direi che è stato il mio compito prioritario», l’obiettivo è stato rafforzare il coordinamento interno e garantire l’attuazione efficace degli investimenti previsti, in particolare quelli legati al Pnrr.
Il Gruppo FS chiude il primo semestre del 2025 con un risultato positivo rispetto all’anno precedente «Siamo in linea con quanto previsto e il 2025 è in miglioramento. Puntiamo a chiudere l’anno in positivo». Sul fronte degli investimenti, infatti, FS si conferma centrale nella realizzazione delle grandi opere infrastrutturali del Paese.
Il potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria rappresenta per il Gruppo FS un obiettivo centrale e la rete ferroviaria è al centro di un piano di investimenti senza precedenti. L'AD ha spiegato che sono attivi circa 1.200 cantieri al giorno. «Il Pnrr si chiuderà tra meno di un anno. La prossima estate ci troveremo però nel picco delle consegne delle opere realizzate, con inevitabili impatti e negli ultimi mesi abbiamo predisposto una massiccia campagna informativa per rendere il più possibile chiaro ai nostri passeggeri i tempi di viaggio e gli eventuali disagi causati dai cantieri» Sono infatti 250mila i QR code a bordo dei treni, al fine di informare i passeggeri sulla situazione della circolazione ferroviaria.
A fianco dei progetti infrastrutturali, uno dei pilastri della strategia di FS riguarda anche la crescente internazionalizzazione del Gruppo, che oggi genera circa 3 miliardi di fatturato all’estero: «Stiamo lavorando alla tratta Parigi-Londra e predisponendo l'apertura di nuovi collegamenti verso la Germania: Milano-Monaco e Roma- Monaco entro il 2026, a seguire ci sarà Berlino».
Durante l’intervista è stato affrontato anche il tema sullo studio per l’apertura del capitale della rete AV a investitori privati, con la possibilità di aprire a investitori istituzionali di minoranza. L’operazione, condivisa con il Ministero dell’Economia, potrebbe partire già in autunno « Nel 2026 si potrebbe ipotizzare l'ingresso anche di fondi privati. Non si tratta di una privatizzazione in senso stretto, ma di un'operazione che consentirebbe di facilitare il reperimento di capitali privati nel finanziare grandi investimenti in opere infrastrutturali, liberando così risorse pubbliche per destinarle ad altro».
Infine, sul fronte dell’innovazione, l’AD Donnarumma ha confermato l’avanzamento del piano per migliorare la connettività a bordo: «In autunno avvieremo il primo test tra Torino e Milano. Un tratto di circa 60 chilometri con poche gallerie, dove testare le antenne e dove i treni viaggiano alla massima velocità ».
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