Abbiamo una grande opportunità legata alla disponibilità finanziaria che ci viene offerta dal sistema Paese, dal Governo, dalle Istituzioni europee. Il nostro compito in questo contesto è capitalizzare le competenze, investire nella formazione interna ed esterna per non perdere questo importante appuntamento. Ferrovie dello Stato con il suo Amministratore Delegato Luigi Ferraris interviene alla convention della Fondazione Guido Carli dal titolo Il Mondo Nuovo - La Ripartenza, iniziativa che a Roma ha riunito manager di grandi aziende, esponenti del mondo economico-finanziario e di quello politico-istituzionale per discutere e trovare insieme le basi sulle quali edificare la nuova costruzione e la ripresa del Paese.

Nel dibattito moderato da Nicola Porro, il top manager del Gruppo ha sottolineato la grande responsabilità affidata a FS “grazie al Pnrr con 24 miliardi da qui al 2026, ma anche con una serie di investimenti che riguardano i contratti di programma e di servizio con Governo e Regioni che, complessivamente, porteranno, nei prossimi 10 anni, a viaggiare sul ritmo tra i 10 e i 12 miliardi di investimenti all’anno”. Ferraris ha parlato di molti progetti già identificati e pianificati, ma che necessitano di un’accelerazione con i processi di formazione di ingegneri e competenze tecniche, dal momento che “c’è in generale una carenza di risorse qualificate che va contrastata avvicinando i giovani alla nostra realtà in modo rapido, e per realizzare questo è necessario fare sistema, puntare a risorse qualificate, agire in modo coeso con le università, come con le amministrazioni pubbliche e le grandi imprese”.

Nicola Porro e Luigi Ferraris, AD FS

Luigi Ferraris, Amministratore Delegato Gruppo FS Italiane, con Nicola Porro

Le infrastrutture ferroviarie hanno risentito di una fase di scarsi investimenti, “ma ora sono tornate al centro in Italia e anche in Europa”, ha proseguito l’AD di Ferrovie. “Tutto questo porta inevitabilmente un rimbalzo sui prezzi, dovuto all’adeguamento della logistica, ma riteniamo che i prezzi delle materie prime dovrebbero essere nel tempo riassorbiti”. Ferraris ha posto poi l’attenzione sul ruolo di FS che da qui in avanti “avrà molto da fare in Italia”, ma considera comunque il suo campo di gioco sempre più l’Europa, “perché la competizione si affaccerà non solo tra operatori nazionali, ma anche transnazionali. Un esempio è la Spagna, dove l’anno prossimo saremo presenti con 22 Frecciarossa per fare concorrenza a Renfe. Ci attendiamo in Europa una forte competizione sulla parte passeggeri anche se in questo momento l’Europa è una dei luoghi più interessanti soprattutto per le infrastrutture, in particolare per l’Italia che non viveva un momento così dal Dopoguerra". 

“Per questo - ha concluso Ferraris - le competenze sono e saranno fondamentali. Acquisirle oggi per fare fronte alle attuali esigenze per poi auspicabilmente, esportarle fuori dal Paese, magari in aree geografiche in via di sviluppo”.