La sfida europea dei trasporti tra innovazione delle infrastrutture ed efficientamento sostenibile al centro dell’intervento dell’Amministratore Delegato del Gruppo FS Luigi Ferraris nel corso del summit Made in Italy: setting a new course, organizzato dal Sole 24 Ore in partnership con Financial Times e Sky Tg 24. Intervistato dalla giornalista Celestina Dominelli, Ferraris ha rimarcato il ruolo da protagonista di Ferrovie dello Stato rispetto al Recovery, dal momento che spendere in modo adeguato 28 miliardi del PNRR rappresenterà un’opportunità di cambiamento importante, soprattutto per riscrivere e ripensare le infrastrutture e la mobilità del Paese nel segno di modernità, digitalizzazione e sostenibilità. “Le risorse a disposizione andranno sicuramente allocate sullo sviluppo dell'alta velocità. Stiamo realizzando il collegamento tra Genova e Milano - ha evidenziato l’AD - che aprirà allo sviluppo del Nord-Ovest per il trasporto non solo di passeggeri, ma anche di merci”, aggiungendo che il Piano Nazionale di ripresa e Resilienza consentirà di investire in nuovi sistemi di gestione che favoriscano una maggiore interconnessione, tanto in Italia quanto in Europa.

L’interazione sempre maggiore tra sistema AV e regionale, ma anche con il trasporto pubblico nelle città, reso possibile dall’ottimizzazione infrastrutturale determinerà un aumento degli scambi commerciali e degli spostamenti delle persone, nonché il raggiungimento di piccoli e grandi centri e la copertura dell’ultimo miglio per ciò che riguarda porti, interporti e aeroporti, facilitando quindi un’offerta integrata. “Accelereremo i tempi di attraversamento tra la costa tirrenica e quella adriatica, investendo sul collegamento tra Roma e Pescara e rafforzando una serie di dorsali strategiche con investimenti sulle ferrovie regionali”, ha proseguito Ferraris. “Sarà dunque fondamentale avere un adeguato grado di interazione e convergenza tra il trasporto su rotaia e quello su gomma, la cui pianificazione dovrà essere integrata su tutto il territorio nazionale”. C’è da fare un grande lavoro, “e le infrastrutture ne sono un fattore decisamente abilitante”.

Ferraris ha ricordato come i finanziamenti del PNRR prevedano 700 milioni per la valorizzazione di 54 stazioni del Sud destinate a crescere e migliorare anche come nodi di interscambio capaci di favorire questa interazione tra differenti modalità di trasporto, facendo attenzione, al tempo stesso, alla rigenerazione urbana del tessuto circostante. Fondamentale diventa risolvere il gap di comunicazione e collegamenti con il Sud, che significa portarlo in Europa, in mercati e destinazioni nuove. “A completamento dei lavori potremo percorrere Napoli-Bari in due ore e Roma-Bari in tre. Sono interventi che vanno ad accorciare le distanze e agevolare una mobilità più veloce anche in Calabria e Sicilia, dove c’è una situazione che va decisamente migliorata. “Attraverso il PNRR abbiamo la possibilità di portare a termine delle opere, creando le condizioni per guardare al dopo. L’investimento in infrastruttura diventa un fattore determinante per lo sviluppo del Paese”.