In apertura, Marilyn Monroe legge Ulisse di James Joyce (1955), (Long Island, New York, Usa) © Eve Arnold / Magnum Photos

Eve Arnold, la prima donna insieme a Inge Morath a far parte della prestigiosa agenzia Magnum Photos nel 1951, credeva che l’unico strumento indispensabile per fotografare fosse un appassionato approccio personale. Una convinzione che l’ha portata a realizzare un corpus eclettico di lavori, che vanno dai ritratti di grandi star dello spettacolo ai reportage d’inchiesta. 

 Anthony Quinn e Anna Karina sul set del film The Magus di Guy Green (1976), (Mallorca, Spagna) © Eve Arnold / Magnum Photos

Anthony Quinn e Anna Karina sul set del film The Magus di Guy Green (1976), (Mallorca, Spagna) © Eve Arnold / Magnum Photos

La mostra Eva Arnold. L’opera, 1950-1980 a Camera - Centro Italiano per la Fotografia di Torino, visitabile fino al 4 giugno, rende omaggio alla fotografa attraverso un percorso di circa 170 immagini, di cui molte mai esposte prima, e offre una panoramica che va dai primi scatti in bianco e nero della New York anni ‘50 fino a quelli a colori, realizzati alla fine del secolo. Le opere selezionate affrontano temi e questioni come il razzismo negli Stati Uniti e l’interazione fra le differenti culture del mondo. Anche se la sua fama planetaria è senza dubbio legata ai numerosi servizi sui set di film indimenticabili, dove ha ritratto le grandi star del periodo da Marlene Dietrich a Orson Welles. Arricchiscono il percorso, curato da Monica Poggi in collaborazione con Magnum Photos, documenti d’archivio, testi, provini di stampa, libri e riviste.

Joan Crawford, Los Angeles (1959), (California, Usa) © Eve Arnold / Magnum Photos

Joan Crawford, Los Angeles (1959), (California, Usa) © Eve Arnold / Magnum Photos

Un viaggio nella vita e nella carriera di una grande artista che raccontò, tra le altre cose, le sfaccettature del femminile, tenendosi alla larga da stereotipi e pregiudizi e contribuendo al processo di emancipazione in atto in quegli anni. Davanti al suo obiettivo lavoratrici, madri, bambine, suore, modelle e studentesse sembrano svelarsi vincendo riservatezza e timidezza per lasciare trasparire la loro essenza e il loro vissuto.  Iconici i ritratti di Marilyn Monroe, con cui Arnold strinse un sodalizio artistico, che immortalano l’umanità dell’attrice nascosta dietro alla sua vita da diva.

Articolo tratto da La Freccia