In apertura, uno degli allestimenti della mostra © Simona Murrone

Il mito di Enea, raccontato da Virgilio nel suo poema epico, ha pervaso la cultura europea. Fuggito da Troia, l’eroe intraprende un viaggio che lo porta a toccare diverse sponde del Mediterraneo fino a raggiungere le coste del Lazio, dove dà vita a una stirpe da cui nascerà Romolo, fondatore di Roma e suo primo re. Questa storia di migrazione, emblema dell’incontro possibile fra diverse civiltà, ha ispirato la mostra Il viaggio di Enea. Da Troia a Roma, allestita al Tempio di Romolo al Foro Romano e visitabile fino al 10 aprile

Cratere apulo a figure rosse raffigurante Ettore che si congeda dalla moglie Andromaca e il figlio Astianatte. Da Ruvo di Puglia (370-360 a.C.), Museo Archeologico Nazionale Jatta

Cratere apulo a figure rosse raffigurante Ettore che si congeda dalla moglie Andromaca e il figlio Astianatte. Da Ruvo di Puglia (370-360 a.C.), Museo Archeologico Nazionale Jatta

Il progetto espositivo, organizzato dal Parco archeologico del Colosseo in collaborazione con l’Associazione Rotta di Enea, e curato da Alfonsina Russo, Roberta Alteri, Nicoletta Cassieri, Daniele Fortuna e Sandra Gatti, ricostruisce la storia dell’eroe troiano attraverso 24 opere di grande interesse, databili fra il VII secolo a.C. e la piena età imperiale, prestate da 12 diverse istituzioni nazionali. Un percorso che mira a promuovere e diffondere la conoscenza del mito e dell’itinerario culturale Rotta di Enea, certificato dal Consiglio d’Europa nel 2021 e traccia di una storia millenaria di scambio e contaminazione.

Rilievo di marmo raffigurante lo sbarco dei Troiani. Da Gaeta (II sec. d.C.), Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Rilievo di marmo raffigurante lo sbarco dei Troiani. Da Gaeta (II sec. d.C.), Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Oltre a ospitare la mostra, il Parco archeologico del Colosseo custodisce un patrimonio immenso, reso più accessibile da una Membership Card che offre, a chi la sottoscrive, l’ingresso illimitato per 12 mesi nell’Anfiteatro Flavio e nell’area archeologica del Foro Romano-Palatino. La tessera consente anche di scoprire in anteprima le mostre e partecipare a eventi esclusivi, inaugurazioni e progetti speciali. Un modo per prendersi cura di un bene comune non solo monumentale ma anche paesaggistico. Inoltre, la prima domenica del mese, è possibile accedere al Parco archeologico gratuitamente, grazie all’iniziativa Domenica al museo, promossa dal ministero della Cultura.