Foto ©Sayuri Ichida/Fumiko
Di fronte all’oblio della vita, la nostalgia delle emozioni può forse essere una panacea per l’uomo. È questa la strada da seguire, almeno secondo la mostra Sayuri Ichida: Fumiko, al PhMuseum Lab di Bologna gratuita fino al 22 luglio.
La fotografa giapponese Sayuri Ichida ha avuto l’idea dell’esposizione pochi anni fa, in seguito a un'epifania originata da una vecchia scatola di biscotti in metallo, trovata nella casa dei nonni. Conteneva negativi e fotografie che immortalavano, dal periodo dell’infanzia a quello dell’età adulta, sua madre Fumiko, scomparsa prematuramente nel 2006 all’età di 47 anni, a causa di un cancro ai polmoni.
Grazie a quell’inattesa scoperta, Ichida ha realizzato un’altra verità rispetto a quella che stava assimilando dopo il lutto: gli ultimi mesi vissuti da Fumiko, caratterizzati da momenti di sofferenza per lei e per tutte le persone che aveva intorno, stavano per impossessarsi completamente del ricordo che la figlia aveva della mamma, mentre erano, in realtà, solo una piccola parte di un’esistenza molto più ampia, felice e luminosa.
RICORDI IMPRESSI
Occasioni di gioia come i viaggi, la gravidanza o una giornata trascorsa in famiglia e ripresa in VHS hanno assunto così il potere di riempire un vuoto causato dalla perdita e generare una memoria diversa da quella che il dolore stava per creare in modo irreversibile.
Nel percorso espositivo la fotografa, per la prima volta in mostra in Europa, ha aggiunto alle immagini d’archivio trovate in quel frangente epifanico, una serie di nuovi scatti, con i quali ha dato vita a una narrazione visiva capace di stimolare nel pubblico una riflessione sul destino, sui ricordi e sull’accettazione della morte. Un lavoro in grado di ricordare a ciascuno di noi che prima o poi tutti si troveranno a dover affrontare qualche perdita affettiva, ma ciò che conterà di più sarà mantenere viva un’immagine positiva dei nostri cari.
SAYURI ICHIDA, FOTOGRAFA DELLA NOSTALGIA
La fotografa nipponica, protagonista della mostra bolognese, vive e lavora a Londra. La sua riflessione artistica parte da una personale esperienza di vita e si basa sulla ricerca di materiali d’archivio. Da sempre il suo sguardo individua la bellezza in scene che richiamano un senso di nostalgia e atemporalità. Ha mosso i primi passi nell’ambito della fotografia commerciale a Tokyo e New York, per poi spostarsi nel campo della fotografia autoriale. Nel 2016 ha vinto il Japan Photo Award per la serie Deja Vu, ispirata dal ricordo della sua casa delle bambole con cui aveva giocato nel corso della propria infanzia. Vanta numerose partecipazioni a mostre collettive in varie zone del mondo e nel 2021 ha pubblicato il suo primo libro d’artista, Absentee. Il lavoro esposto in Italia, Fumiko, sarà pubblicato nel corso del 2022.
La fotografa Sayuri Ichida nel corso dell'inaugurazione della mostra Sayuri Ichida: Fumiko
Dal 23 al 26 giugno, a Civitacampomarano (CB) uno dei più grandi festival italiani di street art
22 giugno 2022
Esposte opere di artisti genovesi e stranieri, da Lisetta Carmi a Andy Warhol
17 giugno 2022
L’avanguardista africano ospite alla Fondazione Mudima, per la prima volta in Italia
09 giugno 2022