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In apertura, Max Ernst, La festa a Seillans - Particolare (1964) © 2022 RMN Grand Palais/Georges Meguerditchian © Max Ernst by Siae 2022

Umanista neorinascimentale: così viene presentato Max Ernst nella prima retrospettiva italiana a lui dedicata. Il Gruppo FS è al fianco del Palazzo Reale di Milano che, dal 4 ottobre al 26 febbraio 2023, esporrà oltre 400 opere - tra dipinti, sculture, disegni, collage, gioielli e libri - alcune non visibili da decenni. La mostra, curata da Martina Mazzotta e Jürgen Pech, è promossa e prodotta dal Comune di Milano-Cultura e da Palazzo Reale con la casa editrice Electa, in collaborazione con Madeinart. Una partnership che conferma l’impegno del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, guidato dall’Ad Luigi Ferraris, a favore del mondo della cultura.

Max Ernst, Oedipus Rex (1922)

Max Ernst, Oedipus Rex (1922), collezione privata © Max Ernst by Siae 2022

PROMO TRENITALIA

I soci CartaFRECCIA possessori di un titolo di viaggio per Frecce o Intercity con destinazione Milano, potranno accedere alla mostra in due al prezzo di uno oppure, se sono da soli, ottenere una riduzione sul biglietto d’ingresso. Per usufruire delle agevolazioni è necessario che la data del viaggio sia antecedente al massimo di tre giorni dall’ingresso all’esposizione. Ingresso ridotto anche per le persone che raggiungeranno la città meneghina a bordo dei convogli del trasporto regionale e sono in possesso di un ticket di corsa semplice o abbonamento mensile o annuale Trenitalia a tariffa sovraregionale (Emilia-Romagna, Liguria, Veneto, Piemonte, Toscana, Lazio e Campania). 

Max Ernst, L’angelo del focolare (1937)

Max Ernst, L’angelo del focolare (1937), collezione privata © Max Ernst by Siae 2022

MAX ERNST

Il percorso museale narra la vita dell’artista tedesco, naturalizzato americano e francese, in quattro periodi che attraversano 70 anni di storia del 1900. Si va dall’infanzia alla Grande guerra, combattuta in prima persona, fino alle mostre da esordiente. E poi gli anni del Surrealismo, il secondo conflitto mondiale e l’esilio negli Stati Uniti. In alcune sale è messo in evidenza il ruolo che la natura ha avuto nella creazione del filone del fantastico, con capolavori come L’angelo del focolare (1937).

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