Le iniziative intraprese da Trenitalia per gestire la capienza dei treni regionali, le diverse regole adottate da alcune Regioni riguardo al distanziamento a bordo e alcune situazioni puntuali verificatesi nell’ultimo fine settimana di giugno sui treni diretti verso la riviera ligure. Sono i principali focus del video-confronto tenutosi oggi tra Trenitalia, che ha partecipato con il direttore della Divisione Passeggeri Regionale, Sabrina De Filippis, e i rappresentanti di nove associazioni di consumatori: Movimento Consumatori, Cittadinanza Attiva, Assoutenti, Lega Consumatori, ADOC, Adiconsum, U.Di.Con, Altro Consumo e Federconsumatori.
Al centro dell’incontro digitale la situazione della Liguria, Regione che, così come Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Puglia e Province autonome di Trento e Bolzano, ha deciso di eliminare il limite di capienza del 50% sui mezzi di trasporto pubblico in circolazione all’interno del proprio territorio. Nel caso di mezzi in transito tra due o più Regioni che adottano provvedimenti diversi, invece, Trenitalia ha deciso di applicare la norma più restrittiva, conservando il distanziamento interpersonale a bordo. In questo particolare contesto, per i viaggiatori si impone l’esigenza di adattarsi a nuove abitudini di viaggio, per il bene proprio e collettivo.
Trenitalia, dal suo canto, per far fronte a questa situazione sta adottando in Liguria una programmazione coerente con un'inedita domanda ferroviaria che in questo periodo post-lockdown si sta caratterizzando per un numero di passeggeri diverso non solo rispetto a gennaio e febbraio 2020, ma anche ai mesi estivi degli scorsi anni. In accordo con la Regione ha ripristinato gradualmente l’offerta di treni, giunta ormai al 92% rispetto a quella complessiva ante-Covid e al 100%, dal 1° luglio, sulle linee con grandi spostamenti.
I casi di affollamento, registratisi particolarmente il sabato e la domenica per raggiungere o tornare dalle località di mare, sono stati affrontati con l’attivazione di treni e autobus straordinari. A causarli incide anche la presenza di persone che salgono a bordo senza pagare il biglietto. Dall’esito dei controlli, mai interrotti, di questi giorni spicca un treno a Savona su cui sono stati trovati a bordo oltre 80 viaggiatori sprovvisti di ticket.
Ma per i problemi di capienza anche la tecnologia digitale può essere un valido aiuto: dal 3 giugno Trenitalia ha avviato una sperimentazione su 127 treni liguri (1.500 regionali in tutta Italia) di contingentamento delle vendite. Per questi treni è previsto un biglietto specifico, acquistabile solo finché il convoglio non ha raggiunto - in base alle prenotazioni dei viaggiatori visibili sull’app Trenitalia - la sua capienza massima.
Una novità assoluta la cui efficacia sarà testata nelle prossime settimane, che impone una modifica di abitudini da parte dei passeggeri. È stata quindi condivisa nell’incontro, sia da Trenitalia sia dalle Associazioni dei Consumatori, l’esigenza di una maggiore moral suasion sui passeggeri affinché si salga sul treno soltanto con il relativo biglietto e si seguano le norme di sciruezza. Insomma, viaggiare su un mezzo pubblico deve essere oggi più che mai un atto di civiltà che presuppone – come dovrebbe essere sempre – il rispetto di poche ma essenziali regole.
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