Vivere in una nazione ricca di bellezze architettoniche, paesaggistiche e culturali è, senza dubbio, un ottimo volano per l’economia turistica italiana. Secondo le analisi di Demoskopika l'Italia potrebbe, per l’estate 2024, addirittura registrare un record di 65,8 milioni di arrivi e oltre 266 milioni di presenze, con un incremento del 2,1% e dell'1,1% rispetto al 2023. Numeri importanti e positivi che, però, nascondono anche un rovescio della medaglia che porta il nome di overtourism.
Traducibile alla lettera con "sovraffollamento turistico", l'overtourism colpisce le mete più frequentate e ambite da chi può viaggiare trasformandole in destinazioni eccessivamente popolari. Una letterale invasione di turisti che porta conseguenze insostenibili: inquinamento e aumento dei rifiuti, sovraccarico di servizi pubblici, disturbo della quotidianità dei residenti. In un recente rapporto di CNN Travel è italiana la meta che più subisce l’overtourism, essendo Venezia la capitale mondiale di questo fenomeno.
Combattere l’overtourism diventa, quindi, una necessità. Basterebbe pensare che il 70% dei turisti visita solo l’1% dell’Italia e, probabilmente, proprio da questo dato nasce la startup Unexpected Italy che lanciato un’App che vuole mappare luoghi sconosciuti dove i turisti incontrano i residenti per nuove esperienze e approccio di viaggio. Le prime città mappate sono Vicenza, Venezia e Roma. «È una “Lonely Planet 3.0" geolocalizzata e altamente targetizzata - spiega la founder Elisabetta Faggiana - nella quale il viaggiatore ha accesso ad itinerari digitali che permettono di personalizzare il viaggio entrando in contatto diretto con posti unici e locali, difficili da trovare sui classici canali turistici. Creiamo esperienze ecosostenibili e lontane dai flussi di massa».
L’annuncio della nascita dell’App è stato dato in Gran Bretagna dal The Guardian, molto attento ai temi dell’overtourism: il target dei turisti che si vuole raggiungere è internazionale e il The Guardian scrive solo di destinazioni a corto raggio, eliminando tutto il lungo raggio per questioni di sostenibilità. Anche per questo l’App di Unexpected Italy (disponibile su Play e Apple Store) ha deciso di partire da Vicenza, Venezia e Roma coi suoi itinerari “inaspettati”. La prima città una destinazione poco nota, mentre su Roma e Venezia l’App dimostra che anche queste città, vittime di un turismo di massa imperversante, vengono visitate solo nei loro punti iconici e commerciali, senza un reale supporto e valorizzazione delle comunità locali, delle realtà artigiane e dei piccoli business. L’App è bilingue italiano e inglese.
Turismo di corto raggio che il trasporto ferroviario, da sempre, dimostra di proteggere con un rete capillare capace di raggiungere più di 700 destinazioni. Oltre a un’offerta di 270 frecce al giorno, con 8 collegamenti Nord-sud Milano-Reggio Calabria, e anche 4 notturne. E poi ci sono treni turistici per il mare e l’ampia offerta di Treni Turistici Italiani, l’ultima realtà nata nel Gruppo FS che propone servizi ferroviari pensati e calibrati per un turismo di qualità e sostenibile. Insomma, un modo quanto più trasversale di proporre il viaggio che può essere un vero e proprio antidoto al fenomeno dell’overtoursim.
Tornando a Unexpected Italy è Vicenza la prima città a beneficiare del servizio e anche di una guida digitale avanzata, probabilmente perché Elisabetta Faggiana è nata proprio da quelle parti (il co-founder è Savio Losito originario di Barletta). Entrando nell’app si può selezionare il tipo di viaggiatore che si desidera essere (dal wine lover all’esploratore, passando per chi vive le vacanze in famiglia o in coppia) e poi già da mappa consultare punti iconici, ristoranti, hotel, artigiani, produttori locali, mercati, negozi che sono selezionati o garantiti. Con l’obiettivo di mettere contatto non “strutture turistiche” ma “persone”, le stesse persone che il trasporto ferroviario italiano mette in contatto quotidianamente, dodici mesi l’anno.
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