Umberto Lebruto è stato nominato amministratore della parte italiana della Galleria di Base del Brennero-Brenner Basistunnel (BBT SE), società partecipata da Rete Ferroviaria Italiana. Con la sua esperienza nel Gruppo FS sarà chiamato a contribuire a un progetto che non è solo un’opera ingegneristica, ma un vero ponte tra Paesi, persone e futuro.
La nomina, deliberata dal Consiglio di Sorveglianza della BBT SE nella seduta del 30 settembre, affida a Lebruto un mandato triennale. Accanto a lui, l’amministratore austriaco Martin Gradnitzer, confermato per altri tre anni, con il quale condividerà un percorso comune per portare a compimento il tunnel ferroviario più lungo del mondo.
Lebruto raccoglie il testimone da Gilberto Cardola, che dal 2019 ha accompagnato con competenza, passione e determinazione lo sviluppo della Galleria. A lui vanno i ringraziamenti della BBT SE e dei suoi azionisti – ÖBB Infra e TFB (Rete Ferroviaria Italiana, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento e Provincia di Verona) – per il contributo prezioso e duraturo.
Con una carriera costruita tra infrastrutture ferroviarie e rigenerazione urbana, Lebruto porta al Brennero non solo competenze tecniche, ma anche una visione attenta al valore sociale e ambientale delle grandi opere.
«Sono onorato di poter collaborare in modo costruttivo con il mio collega, l’amministratore austriaco Martin Gradnitzer, e con tutto il teamdi BBT SE per definire i prossimi passi del progetto. La Galleria di Base del Brennero è un progetto chiave per una mobilità sostenibile in Europa e un simbolo della stretta collaborazione tra Italia e Austria» afferma Lebruto.
Il nuovo amministratore di parte italiana, Umberto Lebruto, insieme al suo omologo austriaco Martin Gradnitzer, guiderà i prossimi passi verso la realizzazione della Galleria di Base del Brennero, il tunnel ferroviario transfrontaliero lungo 64 chilometri. L’obiettivo condiviso è portare a compimento quest’opera straordinaria e contribuire in maniera decisiva a spostare il traffico merci dalla strada alla ferrovia, rendendo la mobilità europea più sostenibile.