In apertura I Cugini di Campagna © Gianni Brucculeri

I Cugini di Campagna, rappresentati ai microfoni di FSNews Radio dal tastierista Tiziano Leonardi, dopo oltre cinquant’anni di carriera saliranno per la prima volta sul palco del Teatro Ariston per partecipare alla 73ma edizione del Festival di Sanremo con il brano Lettera 22. Un brano scritto appositamente per loro da La Rappresentante di Lista, nel quale Ivano e Silvano Michetti, Nick Luciani e lo stesso Tiziano Leonardi dimostrano come la musica sia in grado di far dialogare il passato con il futuro, attraverso il suo linguaggio universale. Un nuovo viaggio emozionale per la band che durante la kermesse canora, condotta da Amadeus su Rai 1 da martedì 7 a sabato 11 febbraio, saprà sorprendere il pubblico con l’energia che li contraddistingue e che non hanno mai perso, come i capelli.

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I Cugini di Campagna Sanremo 2023

Tiziano Leonardi, Silvano Michetti, Nick Luciani, Ivano Michetti © Gianni Brucculeri

Ivano Michetti a proposito del brano: «Dopo cinquant’anni da Anima Mia e 53 dalla nascita dei Cugini, volevamo presentarci a Sanremo, essendo noi stessi, non con una veste nuova ma rinnovata. I Cugini sono i Cugini, con le zeppe, la voce e con tutti i capelli che fortunatamente non ci sono cascati!  Non cambieremo mai, hanno provato in tanti negli anni a convincerci a farlo ma noi abbiamo saputo cavalcare il tempo rimanendo fedeli a noi stessi e alla nostra “anima”. Lettera 22, perché ci piace l’idea che sia una lettera a dare risalto alle parole di questo brano, che sono importanti. La Lettera 22 non c’è nell'alfabeto italiano: un pò come le parole giuste che, spesso non si trovano per esprimere qualcosa di importante. Il brano, infatti, parla proprio di questo: trovare il modo giusto per raccontarsi con sincerità, per chiedere scusa, per superare un dolore. È anche, però, il nome di una Olivetti degli anni Cinquanta, una macchina da scrivere che si chiama proprio Lettera 22. A chi si domanda come mai portiamo un pezzo della Rappresentante di Lista, rispondo dicendo che ho settantacinque anni e da ragazzino quando mi facevano ascoltare una canzone di uno della mia età, non mi piaceva. Sono obiettivo e so che a Sanremo voglio andare dialogando con i giovani. A colpirmi sono state subito la musica e le armonie, che il direttore d’orchestra che è in me ha colto al volo. Ho arrangiato alla mia maniera pensando alla Cappella Sistina, lavorando anche sui testi, trovando la quadra per un brano che ci calza a pennello».

I Cugini di Campagna Sanremo 2023 Lettera 22

I Cugini di Campagna durante un set fotografico per il Festival di Sanremo © Gianni Brucculeri

Non mancheranno i loro abiti sgargianti, nati dalle idee di Ivano, che prenderanno forma con la stessa ispirazione della prima volta, quando bambino teneva incantato gli occhi fissi sulla volta della Cappella Sistina e in quei colori meravigliosi di Michelangelo, ha immaginato di disegnare i loro abiti.

 

È vero, I Cugini di Campagna hanno aspettato cinquant’anni per salire sul palco più prestigioso d’Italia ma dati e numeri alla mano si può far caso, con la presenza fissa del numero 7, come questo sia il loro anno. I gemelli Michetti sono nati nel ’47, hanno esordito negli anni ’70, Anima Mia è stata pubblicata nel ’73 (siamo al 73° Festival), la kermesse inizia il 7 e finisce l’11 quando Ivano e Silvano compiranno 76 anni. Un compleanno e un omaggio ad una carriera straordinaria che da una vita ci accompagna nei nostri giorni.