Dal 15 al 19 giugno al Teatro Antigone di Roma andrà in scena Aiace Essere o non Essere. Diretto e interpretato da Gaetano Aiello lo spettacolo nasce come un’indagine comparata che approfondisce l’affascinante mondo della tragedia greca di cui ne fa un punto di partenza. Volutamente ispirato dall’Aiace di Sofocle, l’opera si afferma inequivocabilmente come una struggente storia d’amore.

Il regista, affiancato sul palco da Valentina Bandera, mette in risalto il contrasto tra la pretesa d’eroicità e l’impossibilità di realizzarla grazie al fondamentale lavoro di approfondimento svolto su Aiace, secondo solo ad Achille per valore ma che ne condivide la progenie, che rappresenta oltre l’archetipo dell’ingiustizia la linea di confine che non va superata.

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Il personaggio esaltato dalla riscrittura nel suo profondo inconscio, non avendo la matrice divina di Achille viene spinto ad essere il simbolo della superiorità nei confronti degli uomini mediocri e per questo viene reso invidiato e sabotato. A dare luce alle scene Yonas Aregay a creare attimi intensi per portare gli spettatori in un mondo dove il protagonista è solo tra gli uomini e con il suo destino che lo accompagna nel suo viaggio in cerca di un dialogo assente.

Gaetano Aiello porta in scena uno spettacolo voluto, sofferto e sperato valicando i confini della semplice cerimonia greca riadattando un universo di testi e insidie letterarie difficilmente compatibili per l’epoca attuale. Una passione innata per autori a lui cari come Ritsos, Sofocle e Shakespeare maestri sacri per tutti gli amanti del teatro, un’occasione per ripartire condividendo arte.