A due anni dalla chiusura pandemica, riapre il sipario di Teatro Binario a Cotignola (RA) che guarda al futuro con rinnovata fiducia. Una nuova stagione teatrale, fino al 1° aprile, creata dall’associazione Cambio Binario - con il patrocinio e il contributo della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Cotignola - con l’intento di far ridere, emozionare ed appassionare il pubblico.

Venerdì 18 marzo, va in scena La lettera con Paolo Nani, liberamente ispirato al libro dello scrittore francese Raymond Queneau Esercizi di stile. Nani, da solo sul palco con un tavolo e degli oggetti, dà vita a una storia che si ripete 15 volte, tutte con la medesima trama, ma ciascuna interpretata da una persona diversa. La lirica, il bel canto, il pop e la nobile arte comica sono i protagonisti dell’appuntamento di sabato 26 marzo: la Compagnia Trioche con PapaGheno PapaGhena i pappagalli di Mozart propongono le arie de Il flauto magico, in uno spettacolo pieno di fantasia, creatività e costumi coloratissimi. Protagonista dell’ultimo appuntamento della rassegna, venerdì 1° aprile, è Mario Perrotta con In nome del padre. Nel corpo di un solo attore, tre padri, diversissimi tra loro per estrazione sociale, provenienza geografica e condizione lavorativa. Sulla scena li sorprendiamo ridicoli, in piena crisi di fronte al “mestiere più difficile del mondo”.

Per informazioni e prenotazioni: 373.5324106, www.cambiobinario.it, pagina Facebook di Cambio Binario. In ottemperanza alle normative anti Covid-19, è necessario esibire il Green Pass Rafforzato e indossare la mascherina FFP2 per tutta la durata dello spettacolo.

COM’È NATO TEATRO BINARIO

Grazie a un accordo tra FS Italiane e Amministrazione comunale, accanto alla stazione ferroviaria di Cotignola (RA) nasce Teatro Binario, gestito dall’associazione di promozione sociale Cambio Binario. Il teatro conta oggi su un palcoscenico e 84 posti a sedere ricavati all’interno dell’ex magazzino merci, un giardino per rappresentazione all’aperto e foyer, camerini e bar realizzati all’interno di vagoni non più in uso. Questo speciale teatro rappresenta uno degli esempi di maggiore successo sul riuso, nelle piccole stazioni, degli spazi non più funzionali al servizio ferroviario.