In cover, La Rappresentante Di Lista © Matteo Rasero/LaPresse

È facile parlare de La Rappresentante di Lista oggi nel 2022, quando dopo la loro Ciao Ciao hanno catalizzato l’attenzione della musica italiana. Una partecipazione a Sanremo che è rimasta impressa a molti e che ha fatto diventare il brano, almeno per quanto riguarda i passaggi radiofonici, il vero vincitore del Festival.

È sicuramente più complicato parlare della LRDL se andiamo indietro nel tempo, magari nel novembre del 2016 quando il duo con sede a Palermo transitò per gli studi di FSNews Radio. All’epoca erano noti soprattutto nell’ambito underground, non a caso i dischi del periodo venivano prodotti dalla Garrincha, una delle etichette indipendenti italiane più famose (la stessa, per capirci, che ha lanciato gli Ex Otago e Lo Stato Sociale).

La Rappresentante di Lista venne, quindi, a trovare a Roma la web radio ufficiale del Gruppo FS anche perché quella stessa sera avrebbero suonato in un club capitolino.

La genesi di questa ospitata è semplice, ma ricca di significato. In redazione il loro secondo album, Bu Bu Sad, suonava e veniva spesso ascoltato con piacere dalla redazione della radio. La sensazione che fossero qualcosa di nuovo e non banale era evidente. Da lì contattarli e invitarli in studio fu solo la più logica delle conseguenze.

Nacque una bella chiacchierata dove già si capiva quanto a LRDL stessero strette le catalogazioni in generi e apprezzassero molto di più un mondo fluido e ricco di diversità. Si presentarono inoltre con un guitalele, un curioso strumento a metà strada tra chitarra e ukulele. Suonarono alcuni brani live all’interno dello studio radiofonico. Furono brevi e anche molto suggestivi. Prima di Sanremo, prima dell’hype, prima dell’esplosione del successo. Ma sempre con lo stesso stile unico.

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