L’accesso all’Area sacra di largo Argentina, Roma

 

Anche la cultura è un bene primario per uomini e donne contemporanei. Poter conoscere e rivivere il passato senza ostacoli e limitazioni è un diritto. In sintonia con questa sensibilità sono molte, ormai, le aree archeologiche, spesso vaste e sconnesse nei percorsi, diventate accessibili a tutti e tutte.

 

Il 3 dicembre è la Giornata internazionale delle persone con disabilità. Per celebrarla si possono sperimentare le ultime novità realizzate per rendere meno faticosa la visita dei luoghi antichi. A partire dal Colosseo, dove a giugno è stato inaugurato un ascensore panoramico che arriva ai livelli più alti della cavea. In questo modo si possono evitare i cento ripidi gradini, insormontabili per le persone con difficoltà motorie, che separano il I ordine dalla galleria intermedia (tra II e III ordine).

 

Sempre a Roma, dopo molti anni, ha riaperto al pubblico l’Area sacra di largo Argentina. La zona, scenario dell’uccisione di Cesare nel 44 a.C., offre ora un percorso senza barriere architettoniche tra templi e antiche opere dall’età repubblicana al Medioevo. Una piattaforma elevatrice consente l’accesso alle persone con mobilità ridotta mentre all’interno sono stati eliminati tutti i dislivelli e i salti di quota, rendendo agevole la visita anche a chi si trova sulla sedia a rotelle.

 

Per le persone ipovedenti e non vedenti, inoltre, sono stati realizzati due grandi pannelli tattili, in italiano, inglese e braille, che raccontano la storia dell’intero complesso e dei singoli monumenti, oltre alla lettura tattile di due reperti scansionati in 3d.

 

A Brescia, città gemellata con Bergamo come Capitale italiana della cultura 2023, a giugno scorso ha inaugurato il Corridoio Unesco, una passeggiata scenografica di quasi un chilometro che porta attraverso 2500 anni di storia. È un percorso pedonale gratuito, totalmente accessibile e supportato da mappe tattili che unisce il Brixia - Parco archeologico di Brescia romana con il complesso monumentale di Santa Giulia. Si viaggia comodamente nell’età romana, nell’alto Medioevo e nel Rinascimento, passando per i chiostri di San Salvatore e di Santa Maria in Solario, per finire nel viridarium, il giardino dei nostri antenati latini.

 

Un veicolo elettrico ad alta tecnologia off road nell’area archeologica di Paestum (Salerno)   

 

Lunghi percorsi lineari sono ormai una consuetudine per la regina delle aree archeologiche: Pompei, a poca distanza da Napoli. In un sito molto esteso, ricco di storia e bellezza, è a disposizione un percorso di tre chilometri e mezzo accessibile a persone in carrozzina, ma anche adatto ai più piccoli in passeggino o a chiunque non voglia stancarsi troppo.

 

Si parte dall’ingresso in piazza Anfiteatro e si può arrivare fino al santuario di Venere, lungo passerelle piane e accedendo negli interni con piccole pedane. Anche se l’organizzazione segnala con scrupolo la presenza di alcuni punti critici e di piccoli salti di quota, con l’inclinazione di alcune rampe e tratti in pendenza che può superare l’8%.

 

Anche nel Parco archeologico di Paestum e Velia (Salerno) l’attenzione verso persone con mobilità ridotta non manca. Un sistema di rampe e accessi speciali, che arriva fin dentro ai due templi del Santuario meridionale, una rete di sentieri in terra battuta con pannelli tattili e guide sonore elettroniche consentono una visita in autonomia. Inoltre, ogni lunedì e la seconda domenica del mese, sono previste visite guidate di mezz’ora, anche in lingua inglese, per saperne di più di queste due icone del sito campano.

 

Infine, l’area archeologica mette a disposizione delle persone con mobilità ridotta un veicolo elettrico off road, per raggiungere senza ostacoli molti angoli del sito.

 

Il viaggio lungo l’Italia finisce in quella che un tempo si chiamava Akragas, l’odierna Agrigento. Per scoprire i resti di una delle città greche più floride dell’antichità, sono stati realizzati percorsi accessibili e messe a disposizione sedie a rotelle elettriche. Nel Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei templi di Agrigento ci si può soffermare su una ventina di punti d’interesse: dal grandioso Tempio della Concordia, costruito circa 500 anni fa, al Santuario delle divinità ctonie e al Tempio dei Dioscuri, dal Ginnasio, per gli allenamenti sportivi, al Tempio di Giunone, sullo sperone roccioso più alto della collina dei Templi. A contatto diretto con il passato, per emozioni senza barriere temporali o fisiche.