In cover, Michelle Hunziker © Gianni Brucculeri, stylist Susanna Ausoni, make-up Laura Barenghi, hair Alessia Solidani. Management Notoria Lab. Foto tratta dal programma All Together Now

Le luci si accendono, partono gli applausi, il volume della musica si alza. Davanti a tutto questo lei, Michelle Hunziker, nella sua radiosa simpatia oltre all’evidente bellezza. Pronta a coinvolgere il pubblico di Mediaset nella quarta edizione di All Together Now, sfida musicale di Canale 5 che vede la partecipazione di 14 concorrenti. Gli aspiranti cantantisi esibiscono davanti a un “muro” di 100 professionisti, protagonisti del mondo della musica e dello spettacolo, capitanati da quattro giudici vip: J-Ax, Rita Pavone, Francesco Renga e Anna Tatangelo. Oltre a rivelare le diverse storie dei contendenti canori, «alcune appassionanti e incredibilmente toccanti», Michelle raccontale sue avventure imprenditoriali e illustra quello che non è proprio nelle sue corde.

Quarto anno per All Together Now, qual è la forza del programma?

È un game show musicale, una formula nuova per la televisione rispetto ai vari giochi in cui si vincono soldi. Oltre al montepremi, c’è questo grande muro vivente di giurati che esaminano i concorrenti canterini provenienti da ogni parte d’Italia. Il pubblico si appassiona alle loro storie, entra in empatia e sogna di far arrivare il proprio preferito alla vittoria. In più, quest’anno la vincita è di 100mila euro, a cui si uniscono i 15mila del main sponsor, Wind Tre, per il concorrente che riesce a far cambiare opinione su se stesso in modo radicale ai quattro giudici vip. Un programma pulito ed elegante: lo guardi, canti e ti diverti.

Michelle Hunziker con i quattro giudici vip di All together now

Michelle Hunziker con i quattro giudici vip: da sinistra J-Ax, Rita Pavone, Anna Tatangelo e Francesco Renga © Gianni Brucculeri. Foto tratta dal programma All Together Now

Insieme a te nuovamente J-Ax, Rita Pavone, Francesco Renga e Anna Tatangelo, giuria di vip che in alcuni momenti diventano intrattenitori della trasmissione. Cosa dobbiamo aspettarci?

Sono preziosissimi, li ringrazio sempre tanto perché, come dico a loro e al pubblico, non è così scontato che quattro artisti della loro portata si mostrino così disponibili. Mettersi in gioco ed esibirsi in canzoni che quasi sempre non sono parte del proprio repertorio è molto raro e questo impreziosisce parecchio la trasmissione. Bisogna aspettarsi di tutto, specialmente da J-Ax: siamo abituati a sentirlo rappare, mentre qui lo vedremo cantare spessissimo con tutto il gruppo.

Una storia particolare che ti ha colpito quest’anno?

Ogni concorrente ha qualcosa di straordinario da raccontare. E quest’anno abbiamo dato importanza alle storie già dai casting, insieme ovviamente alle voci: All Together Now si contraddistingue anche per le doti canore dei partecipanti, che sono persone di ogni età, mestiere e provenienza.

Il dietro le quinte più spiritoso di questa nuova edizione?

Ce ne sono tantissimi, a partire dal tormentato rapporto tra Francesco Renga e il muro dei 100 giudici. Quest’anno si è incrinato ulteriormente perché Francesco è molto severo e, giustamente, visto che 100mila euro in palio sono tanti, mette in discussione ogni volta l’operato del muro. Il gruppo di giudici, che si sente un’entità unica, non manca mai di rispondergli e così si scatenano delle faide inenarrabili anche nei fuori onda, che fanno molto ridere.

Il tuo cantante o genere musicale preferito?

Vivo di musica da quando sono piccola. Ogni momento della mia vita ha una colonna sonora: i miei amici si stupiscono di come io ricordi a memoria l’uscita di un pezzo, ma succede perché lo lego a un avvenimento personale. La mia colonna sonora attuale è il brano Shivers di Ed Sheeran, ma in genere ascolto tutti i tipi di musica.

Michelle Hunziker a All together now

Foto tratta dal programma All Together Now

Per registrare il programma hai viaggiato spesso sulla linea Milano-Roma. Com’è il tuo rapporto con il treno?

È ottimo, ho scoperto con grande piacere che a bordo riesco a lavorare bene: posso mandare mail, rilassarmi, guardare una serie tv o dormire un po’. Così, alla fine il tempo passa. Ma devo dire che l’andata sembra sempre più veloce del ritorno, anche perché riparto spesso di sera tardi per poter stare con le mie bambine. Riprendo il treno dopo aver registrato una puntata in cui ho ballato e cantato su un tacco 12 e arrivo a Milano davvero stanca.

Come reagisci alle richieste di selfie quando sei in giro?

Il rapporto con i fan è sempre stato molto importante per me. Non perché mi senta obbligata a essere gentile ma perché amo le persone che mi circondano e la gente se ne accorge. Ripeto sempre ai miei familiari e amici che devono rispettare il mio rapporto esclusivo con i fan. Quando qualcuno ha bisogno o desiderio di scattare una foto con me io sono disponibile. Se non sto bene o sono triste non mi metto nella condizione di stare in mezzo alla gente, oppure faccio buon viso a cattivo gioco perché è il mio lavoro, altrimenti avrei scelto di fare altro. Essere a disposizione dei fan per me è la prima regola.

Quest’anno è prevista una puntata speciale per la sera di Natale, con 15 bambini protagonisti, battezzata All Together Now Kids. Com’è nata l’idea?

È stata fortemente voluta dall’editore, da me e da Roberto Cenci, regista e direttore artistico della trasmissione. Siamo molto legati a questa puntata, è di una tenerezza infinita. Anche in questo caso, i bambini vengono scelti con le stesse regole che usiamo per gli adulti: non sono concorrenti abituati ad andare sul palco e potete immaginare, quindi, quali episodi deliziosi escano fuori da questa situazione. Ax ha dato il meglio di sé durante la puntata di Natale, ha pianto per sei ore di seguito. Non ho mai visto un uomo piangere così tanto: è un papà stupendo, ha un cuore grande e si commuove sinceramente. A un certo punto anche Rita Pavone ha cominciato a piangere, quindi aspettatevi una valle di lacrime (ride, ndr).

Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno

Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno per Doppia difesa

Com’è il Natale a casa Hunziker, invece?

Le feste le sento tantissimo. Essendo diventata mamma per la prima volta a 19 anni, ho sempre vissuto il Natale soprattutto per le mie figlie. Mi impegno tantissimo affinché loro possano vivere intensamente e per più tempo possibile la sua magia e la sua bellezza: cucino, scrivo poesie per le persone che amo e le faccio scrivere agli altri. Poi cantiamo, balliamo e apriamo i regalini, soprattutto durante la Vigilia, il momento che sentiamo di più.

Puntuale ritorna anche la conduzione di Striscia la notizia con Gerry Scotti, per chiudere l’edizione 2021/22. Squadra che vince non si cambia?

Gerry per me è un fratello e fare Striscia con lui è come andare a casa di un amico, divertirsi e fare due chiacchiere in grande serenità. Non c’è niente di scritto tra noi: ci guardiamo negli occhi e riusciamo a fare il nostro mestiere divertendoci. Anche il team del programma per me è una famiglia, d’altronde questo per me è il 18esimo anno.

Il 25 novembre è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Insieme a Giulia Bongiorno, con la onlus Doppia difesa, ti occupi di aiutare le vittime di discriminazioni, abusi e violenze. Che dati avete registrato durante la pandemia e che consigli dà alle sue figlie?

Per noi il 25 novembre è tutti i giorni perché con la onlus ci occupiamo sempre delle vittime di maltrattamenti. Purtroppo durante la pandemia abbiamo avuto quasi il 60% di richieste d’aiuto in più. Abbiamo fatto tantissima comunicazione affinché le donne abusate o violentate in casa durante l’emergenza sanitaria potessero capire che i soccorsi erano sempre disponibili e le forze dell’ordine potevano intervenire comunque. Non abbiamo mai chiuso la nostra fondazione e siamo stati attivi con i consulti psicologici online, il sostegno degli avvocati che si sono messi a disposizione per offrire assistenza legale e anche con i consigli sanitari dei nostri esperti. Come mamma di figlie femmine dico e ripeto, fino a sembrare ridondante, l’importanza di essere indipendenti. La vera libertà è poter scegliere dove vivere e con chi, senza pesare economicamente su nessuno. Oltre a essere forti emotivamente, vorrei che non si facessero mai schiacciare o svalutare da maschi che non hanno ancora compreso il significato della parola emancipazione.

 

Ti dedichi anche al tuo marchio Goovi, una linea di cosmesi naturale e di integratori, con una comunicazione molto social.

Goovi è una mia idea, nata sei anni fa grazie alla passione che ho per il mondo delle donne. Già da bambina mi piaceva fare squadra ed era da tempo che volevo creare un brand che potesse coccolare, sostenere e aiutare le donne a capire l’importanza dell’amor proprio, del prendersi cura di se stesse, del proprio corpo e della propria mente. Goovi è molto di più di un brand: è una fortissima community. Abbiamo un gran numero di persone che hanno una conversazione costante con il mio team, che dispensa consigli e suggerimenti. Sta andando molto bene, perché i prodotti realizzati con il mio socio di maggioranza, Arzana, sono di altissima qualità. Siamo vegan, naturali e cruelty free. Abbiamo anche dei fantastici integratori che sostengono le persone nella loro quotidianità e chi li prova si innamora. Insomma, il brand rispetta la mia filosofia dell’in&out, ovvero il curarsi prima dentro e poi fuori.

Sul web porti avanti anche Iron ciapét, il format dedicato agli allenamenti e al fitness. Non bisogna mai fermarsi?

Lo sport fa parte del mio percorso di wellness e amor proprio. È parte integrante della mia realtà sin da piccola ed è una filosofia di vita. Mi aiuta ad affrontare le sfide quotidiane e a rialzarmi per cercare di superare i miei limiti. Durante la pandemia, mi sono resa conto che potevo condividere i miei allenamenti guidati da professionisti con le persone sole in casa, ed è diventato un format molto amato. Subito dopo è nato l’Iron boot camp ciapét, un evento live che si è svolto a Milano Marittima a luglio e si trasformerà sicuramente in un tour sportivo in giro per l’Italia. Per me è difficile fermarmi perché sono sempre piena di nuove avventure e ho voglia di fare cose diverse. Ma ogni tanto bisogna rubare un po’ di tempo per se stessi e dedicarsi al dolce far niente.

Spettacolo, impegno sociale, cosmesi, sport. A quando anche una collezione di moda?

A questo pensa mio marito (Tomaso Trussardi, ndr). Io non mi sento proprio portata a dire alle persone come vestirsi, preferisco il wellness e lo sport. Tutto il mio percorso imprenditoriale è legato al mio vissuto e la moda sicuramente non ne fa parte. Mi vesto in modo semplice e nelle trasmissioni ho dei bravissimi stylist, quindi il fashion non mi appartiene proprio. E poi ho già troppe cose da portare avanti, non ultimo il mio impegno televisivo che è il mio pane quotidiano e la grande passione della mia vita.

Articolo tratto da La Freccia