Due vite unite da un momento duro quelle di Danilo Ragona e Luca Paiardi: un incidente e la perdita dell’uso delle gambe. La loro amicizia nasce 20 anni fa nei corridoi dell’Unità spinale del Cto di Torino. In quell’incontro viene piantato il primo seme di Viaggio Italia, progetto teso a dimostrare che vivere bene con la disabilità è possibile, così come lo è muoversi, scoprire luoghi nuovi, farsi inondare dalle emozioni. La loro storia è testimoniata online sul sito dell’iniziativa, che approfondisce le avventure del duo e ha una sezione dedicata a chi desidera avere informazioni e dritte su itinerari, percorsi e organizzazione del viaggio. Ne parliamo con Danilo.
Come, quando e perché è nato Viaggio Italia?
Mangiando un panino, al termine delle prove di un nostro spettacolo di danza contemporanea, realizzato per il Festival di Dresda in Germania. Ci siamo detti: «Perché non raccontiamo i nostri viaggi a chi pensa che non sia più possibile vivere esperienze in giro per il mondo?». Così, nel 2015, nasce il nostro primo itinerario documentato tra Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Vista l’esperienza molto positiva
abbiamo dato vita a un progetto più complesso, dimostrando che vivere, e non sopravvivere, con una disabilità si può: chiunque ha diritto di viaggiare, lavorare, fare sport, innamorarsi di luoghi e persone, conoscere, incontrare e aiutare gli altri.
Cosa avete imparato, in questi anni, sui vostri limiti e sull’approccio per
affrontarli?
Che la ricerca, la scoperta e la condivisione dei limiti ci permettono, prima di tutto, di crescere come esseri umani. E ci aiutano a essere più consapevoli delle nostre nuove possibilità.
Una realtà italiana veramente accessibile che vi ha colpiti?
Il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, è l’esempio di un luogo dove si può fruire la cultura in piena libertà e autonomia. Mentre all’estero siamo stati, proprio quest’anno, a Singapore, definita la città più accessibile al mondo.
Dal 2015 avete visto cambiamenti e progressi sul fronte degli operatori turistici?
Alcuni di loro interpretano le persone diversamente abili come un problema, trascurando il fatto che molti sono potenziali viaggiatori e che, nel mondo, ce ne sono più di un miliardo. Condividono la vita con amici, familiari, figli: parliamo di oltre due miliardi di persone che richiedono attenzioni differenti. Basterebbe attrezzarsi in maniera adeguata per accoglierli e soddisfarne i bisogni. Coordinandoci con associazioni e aziende abbiamo ideato i pacchetti turistici di Viaggio Italia che, basati sulle nostre esperienze, danno la possibilità a chiunque di girare il mondo. In questi anni, fortunatamente, abbiamo visto un miglioramento, ma muoversi in città con bus, tram e taxi purtroppo resta un problema.
Fate canoa, deltaplano, immersioni, arrampicate. Siete sempre stati così sportivi e spericolati?
Avendo avuto l’incidente in giovane età, non abbiamo avuto tempo di diventare dei normodotati spericolati (ride, ndr). Diciamo che ci siamo tirati su le maniche e abbiamo colto, da una grande disgrazia, un’enorme opportunità per provare quante più cose possibili.
Lavorate anche con aziende per sviluppare prodotti e servizi innovativi finalizzati a migliorare la quotidianità delle persone con disabilità. Qualche esempio?
Con la nostra associazione, B-free, supportiamo spesso i nostri sponsor per promuovere e migliorare prodotti e servizi, affinché più persone possano beneficiarne. Un esempio è stato il progetto MateraMare: siamo stati chiamati a supporto di un tavolo di lavoro, condiviso con altri professionisti con disabilità, per mappare il territorio della Basilicata e migliorarne l’accessibilità. Una grandissima soddisfazione.
Valentina Tomirotti, blogger sulla sedia a rotelle, ha detto alla Freccia di aver lanciato un crowdfunding per acquistare un'automobile adatta a lei, che costa 60mila euro. Un altro tema è l’accessibilità economica della tecnologia e degli ausili per disabili.
Questa è una lotta ulteriore. Abbiamo avviato un progetto che prevede il recupero di carrozzine dismesse e, in collaborazione con molte aziende, si è posto l’obiettivo di dare vita a prodotti rigenerati, personalizzati e per tutte le tasche.
Fate anche visita alle Unità spinali degli ospedali.
Sì, per portare il messaggio che oggi la vita in autonomia è possibile. E non mancano occasioni di confronto con amministrazioni comunali e regionali, con privati, bambini e ragazzi delle scuole. Sono ancora tante le cose da fare per rendere più accessibili istituti, musei, centri sportivi, sentieri, spiagge, e per imparare ad accogliere e accettare la disabilità.
Prossimi viaggi?
A gennaio 2021 ci siamo dati un grande obiettivo: fare il giro del mondo in quattro mesi. Con tappe in 60 città, donando una carrozzina ricondizionata con i colori che rappresentano ogni Paese che ci ospiterà. Vogliamo promuovere l’economia circolare e sociale e aiutare più persone possibili, anche in nazioni povere, con problemi di mobilità. Attiveremo una campagna di crowdfunding per coinvolgere e sensibilizzare tutti. Verranno presi accordi con amministrazioni locali, perché le città possano diventare più accessibili e inclusive nel corso di qualche anno. Singapore ha fatto la scelta di diventare accessibile al 100% entro la fine del 2020. Noi portiamo questi valori in giro per il globo: sosteneteci, vi divertirete anche voi.