Il capitale umano è un fattore chiave di successo per gli obiettivi Sdgs (Sustainable Development Goals) definiti dall’Agenda 2030. Quanto le persone si sentono coinvolte nella vita privata e lavorativa? Come valutano l’impegno di istituzioni e aziende? Sono questi i temi dai quali Esg Culture Lab, Osservatorio sul valore del capitale umano nella trasformazione sostenibile - lanciato da Eikon Strategic Consulting Italia, in collaborazione con il Gruppo Adnkronos - è partito per il primo rapporto annuale La cultura della sostenibilità in Italia, presentato oggi al Palazzo dell’informazione a Roma. L’evento ha visto la partecipazione di giornalisti, rappresentanti delle organizzazioni e top management delle imprese partner, tra cui il Gruppo FS Italiane, per condividere modelli, strumenti e best practice.

Dall’indagine nazionale, che ha coinvolto un campione rappresentativo della popolazione italiana di 1.600 persone tra i 18 e i 65 anni, emerge come il 75% dei cittadini abbia un atteggiamento proattivo e impegnato verso gli obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale che investono la vita quotidiana. Stessa tendenza, anche se con una percentuale che si attesta al 58%, è evidente nei giudizi delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti in ambito professionale. Grandi e piccole aziende hanno un ruolo fondamentale nel costruire il cambiamento Esg (Environment, Social, e Governance) al loro interno, ma anche nel promuovere una cultura Esg più ampia, capace di investire i valori e i comportamenti individuali come raccontato da Paola Longobardo, Responsabile People Care del Gruppo FS.

«Il Gruppo FS ha come missione muovere e connettere persone e merci, non solo fisicamente ma anche idealmente verso il raggiungimento di obiettivi comuni, proprio come quelli di sostenibilità economica, sociale e ambientale. È importante dunque avere la consapevolezza che tutte le 82mila persone che fanno parte del Gruppo sono un motore e un enorme potenziale per contribuire a raggiungere questi importanti traguardi. Grazie al progetto WIM, che abbiamo raccontato nel Rapporto Annuale ESG Culture Lab 2022, stiamo facendo la nostra parte, raggiungendo in 6 anni circa 17500 studenti e studentesse che, grazie all’esperienza di colleghe e colleghi impegnati in settori tecnici, hanno capito che non ci sono mestieri ad esclusivo appannaggio maschile. Il confronto e il dialogo costante con la comunità all’interno della quale siamo inseriti, inoltre, ci ha permesso di essere protagonisti anche di iniziative dal forte impatto sociale. Mi riferisco ai 18 Help Center presenti nelle stazioni di molte città che danno supporto, grazie alla collaborazione di diverse associazioni, alle persone in condizione di fragilità» ha spiegato Paola Longobardo.

IL PROGETTO WOMEN IN MOTION

Nel 2017 nasce Women in motion (WIM), un progetto di innovazione sociale rivolto a studentesse e studenti, con l’obiettivo di favorire la presenza delle donne nei percorsi di studio che riguardano le discipline Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics), promuovendo modelli di ruolo inclusivi pronti a scardinare quei pregiudizi che vorrebbero alcuni settori lavorativi ad esclusivo appannaggio maschile. Il progetto, a cui hanno aderito oltre 100 Mentor FS - donne e dal 2022 anche colleghi uomini impegnati in tutte le aree tecniche del Gruppo - conta ad oggi oltre 100 incontri di orientamento sui mestieri tecnici FS che hanno coinvolto 17.500 studentesse e studenti delle scuole secondarie di primo o secondo grado e delle università, in 18 regioni e in 60 città. Il progetto WIM ha inoltre ottenuto a febbraio 2022 un riconoscimento speciale da parte del Diversity Brand Award che vede il Gruppo FS fra i 20 brand italiani più inclusivi, e che segue l’ulteriore riconoscimento nel 2019 dalla Commissione Europea che l’ha menzionato come una best practice internazionale. Un impegno, quello di FS a favore dell’occupazione femminile, che è valso nel 2021 anche l’Italy Best Employer for Women.