È una questione di fede. O si ha o non si ha e, se si dovesse avere, quando si sente la necessità di un contatto spirituale avere un luogo sacro a portata di mano è sicuramente – mai citazione sembra più appropriata – cosa buona e giusta. Anche il contesto ferroviario ha, quindi, le sue chiese. Sono 36 e sono situate proprio all’interno delle stazioni italiane. Piccolissime, ricavate da stanze in disuso, ma anche alcune celebri protagoniste di funzioni religiosi particolari o che hanno, perfino, ricevuto la visita di un Papa.
Il rapporto tra chiesa e stazione è stato addirittura raccontato da un giovanissimo Joseph Aloisius Ratzinger in occasione della Conferenza per la celebrazione del 75° anno di attività della cattolica Unione per la protezione della giovane (ora Associazione per il lavoro sociale delle giovani) tenuta il 25 aprile 1970 a Monaco di Baviera. «La stazione – spiegò in uno scritto dell’epoca il futuro Pontefice Benedetto XVI – è il luogo in cui, per un verso, i mondi vengono a contatto, in cui vicino e lontano vengono messi in comunicazione; è luogo dell’incontro, dello scambio fra il qui e il là, ma, d’altro canto, è anche il luogo dell’estraneità, dell’anonimità, della mobilità, che muta e dissolve le antiche radici. Se oggi in molte delle nostre città la stazione si è trasformata nel punto di incontro dei lavoratori immigrati, ciò significa che per loro la stazione è il luogo che li collega, pur in mezzo a stranieri, alla loro patria, è quasi la finestra che dal paese straniero guarda verso casa, la promessa della strada che porta là; ma proprio in quanto rappresenta, in questa forma, un mezzo di patria, essa è anche l’espressione dell’inguaribile nostalgia; essa rimane quindi sia richiamo alla patria sia, allo stesso tempo, simbolo dell’estraneità, dello sradicamento».
Sono, come già anticipato, 36 luoghi di culto e toccano quasi tutte le regioni d’Italia con un dato singolare, ben 21 si trovano al Sud, forse a dimostrazione che in quella parte della nazione la fede cristiana è più accentuata. Nel dettaglio sono: Acireale, Agrigento, Alessandria, Ancona, Avellino, Bari, Bologna Centrale, Cagliari, Caltanissetta Centrale, Canicattì, Catania Centrale, Ceprano Falvaterra, Cosenza, Enna, Firenze, Foggia, Foligno, Formia-Gaeta, Genova, Messina Centrale e Marittima, Milano, Napoli, Palermo Centrale e Palermo Notarbartolo, Reggio Calabria Centrale, Roma Termini e Roma Tiburtina, Taranto, Terni, Torino, Torre Annunziata Centrale, Trieste Centrale, Udine, Verona, Villa Literno, Villa San Giovanni.
Alcune di queste sono state, nel corso del tempo, anche al centro di storie curiose. Come quella di Alessandria che ha partecipato ai “luoghi del cuore”, iniziativa che ogni anno il Fondo Ambiente Italiano promuove per eleggere un posto da amare, proteggere e salvare. Sempre rimanendo in Piemonte e arrivando nel capoluogo c’è la stazione di Torino Porta Nuova che nel 2019 è stata protagonista di un’insolita Santa messa di Pasqua. Dalla piccola cappella vicino al binario 20, per quell’occasione, c’è stato il trasferimento temporaneo e straordinario (grazie alla concessione del Gruppo FS) nella vecchia sala d’attesa dei Savoia, la sala Gonini, un gioiellino per la prima classe di un tempo che solitamente non è aperta al pubblico.
Il 23 dicembre 2023 è, invece, a salire agli onori della cronaca è Cuneo. Seppur è vero che non c’è la cappella, è stata l’intero piazzale della stazione a essere interprete di una bella dimostrazione di interreligiosità e abbattimento delle differenze. In quella data si è svolta infatti, una preghiera tra cristiani e musulmani in occasione della giornata chiamata “Celebrazione della Fratellanza Universale”.
Evento che può essere considerato ancor più storico è quello accaduto a Bologna del 18 aprile del 1982, quando l’allora Papa Giovanni Paolo II (in visita nel capoluogo emiliano) si è fermato in preghiera alla chiesetta della stazione. Data talmente importante che Rete ferroviaria italiana e Grandi Stazioni Rail hanno realizzato un vero e proprio restauro della cappella facendolo coincidere con il quarantesimo anniversario di quell’episodio, ovvero il 18 aprile 2022.
A Bari la cappella è dedicata a San Cristoforo, protettore dei viandanti e dei ferrovieri. Si trova nei pressi del binario 1 e a frequentarla la domenica pomeriggio sono principalmente i ferrovieri con le rispettive famiglie. È stata inaugurata il 16 maggio 1990 in occasione di Italia ‘90. Il San Nicola, stadio del capoluogo pugliese, era sede di alcuni incontri del mondiale di calcio. Accogliere i tifosi stranieri in stazione con una chiesetta nuova costruita per l’occasione poteva sembrare un bellissimo modo per dare a loro il benvenuto.
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