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Rete Ferroviaria Italiana ha completato l’installazione del sistema ERTMS (European Rail Transport Management System) su 1.400 chilometri di rete, raggiungendo l’obiettivo di medio termine stabilito dalla misura 1.4 della missione M3C1 del PNRR per lo sviluppo del sistema europeo di gestione del trasporto ferroviario.

L’intervento è finanziato con 2,5 miliardi di euro provenienti da fondi PNRR e riguarda circa 2.800 chilometri di rete che dovranno essere completati entro giugno 2026, in linea con l’obiettivo di ampliare l’utilizzo della tecnologia ERTMS, già presente sulle linee ad alta velocità, a tutta la rete gestita da RFI.

Hitachi, Alstom, Mermec e Progress Rail hanno coinvolto circa 2.000 addetti, tra personale di RFI e Italferr e appaltatori, per dotare 21 linee ferroviarie (1.489 km) del sistema ERTMS.

L’ERTMS, scelto dall’Unione Europea come standard per il segnalamento ferroviario, è installato su 1.200 chilometri di rete italiana. Questo sistema garantisce maggiore affidabilità, miglior circolazione e riduce i costi di gestione e manutenzione rispetto ai metodi tradizionali. L’ERTMS consente l’interoperabilità tra operatori ferroviari di diverse nazioni e contribuisce ad aumentare l'affidabilità, il numero di treni in circolazione e la puntualità. Lo scambio continuo di informazioni via radio tra il sottosistema di terra e quello di bordo permette di monitorare la marcia del treno in tempo reale e di fornire al macchinista tutte le istruzioni necessarie, compresa l’attivazione della frenatura d’emergenza se non vengono rispettati i parametri previsti o la velocità consentita viene superata. Questa tecnologia radio interoperabile, sviluppata per adattarsi a tutte le tipologie di treni ma finora utilizzata prevalentemente sull’alta velocità, sarà gradualmente introdotta anche sulle linee convenzionali coordinando l’equipaggiamento dei convogli. L’introduzione del sistema comporterà la rimozione dei segnali attualmente presenti lungo i binari e un impatto ambientale legato alla regolazione della velocità, dell’accelerazione e della frenatura dei treni, favorendo il risparmio energetico.

Nei prossimi mesi le attività continueranno su linee convenzionali, nodi urbani e corridoi europei in tutta Italia. Sulla Direttissima Roma-Firenze, dopo i lavori tra Rovezzano e Orvieto, la tecnologia sarà attivata nei restanti 105 km fino a Settebagni, incluse le interconnessioni.