Rendere la riqualificazione urbana di Verona elemento di biodiversità: un obiettivo del lavoro portato avanti da Comune, Regione Veneto e Gruppo FS che punta, nella fattispecie, a integrare la mobilità ferroviaria con quella della città. Da queste premesse è stata segnata una nuova tappa nel progetto di riqualificazione dell’ex Scalo Merci Porta Nuova, al centro della realizzazione di un grande parco a servizio di cittadini: quel Central Park che avrà nella sostenibilità il suo punto di forza, nonché polo attrattivo per gli investitori che contribuiranno a rendere viva quest'area.

Per l’ex Scalo merci parte una nuova fase operativa, con il tavolo tecnico coordinato dalla Regione a cui siedono Comune, Gruppo Ferrovie dello Stato, Provincia e Signa Group, lo sviluppatore immobiliare tra i più importanti d’Europa che si è aggiudicato la gara indetta lo scorso gennaio da FS per la trasformazione dell'area di 45 ettari. Il prossimo passaggio vedrà la redazione, da parte di Signa Group, della variante urbanistica con le diverse funzioni dell’area, per un iter di qualche mese che si concluderà con l’approvazione del documento da parte della Regione per dare il via alla vendita delle aree e all’apertura dei cantieri.

Con la variante urbanistica si entrerà nel vivo dei contenuti, a cominciare proprio dal parco pubblico che occuperà più dell’80% della superficie, con funzioni e servizi per renderlo sicuro, fruibile e attrattivo. Quindi gli aspetti legati al miglioramento della qualità viabilistica complessiva del Comune di Verona, con il nuovo HUB intermodale a sud della città e la ricucitura della città grazie al nuovo sottopasso di collegamento tra stradone Santa Lucia e via Albere, un collegamento diretto tra due quartieri vicini che porterà benefici sostanziali per tutta la città, sia sulla viabilità che per quanto riguarda l'impatto sull'inquinamento. Parte della superficie totale del parco sarà inoltre dedicata alla mobilità dolce attraverso piste ciclabili quali evoluzione naturale e moderna dell'area, mentre la progettazione dovrà anche studiare la fattibilità per realizzare un campus scolastico: un nuovo polo delle scuole superiori che oggi, per la maggior parte, si trovano nel centro storico.

Oltre che per integrare la mobilità, il progetto è concepito per ricucire la parte nord a quella sud di Verona per un totale di 45 ettari di area nel centro della città. “Il mercato ci ha dato ragione: alla manifestazione di interesse lanciata hanno risposto tante imprese con molti progetti davvero validi”, ha sottolineato Umberto Lebruto, amministratore delegato di FS Sistemi Urbani. “Quello vincente è il miglior progetto che questa città possa avere: sarà un bel progetto, la bellezza unisce tutti”.