Rendere trasparente il confronto coi territori sulle opere pubbliche per garantire il coinvolgimento delle comunità. Ma anche migliorare la qualità delle progettazioni sugli interventi di grande rilevanza, semplificandone l’esecuzione, attraverso scelte ponderate al fine di ridurre l’aggravio dei contenziosi. A Napoli, presso la sede della Giunta Regionale della Campania, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del Dibattito Pubblico sul progetto di realizzazione dell'Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria per il Lotto 1A Battipaglia-Romagnano, individuato come prioritario all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza, a cui hanno preso parte partner istituzionali, autorità e i principali soggetti coinvolti nella sua realizzazione.
L’intervento, che fa parte di un più ampio progetto di prolungamento dell’Alta Velocità ferroviaria tra Salerno e Reggio Calabria, ricade nel Corridoio della rete centrale denominato Scandinavia-Mediterraneo e si colloca sull’asse Norimberga-Monaco-Innsbruck-Verona-Bologna-Firenze-Roma-Napoli-Catanzaro-Messina e Palermo. In questo quadro il Dibattito Pubblico ha tra i suoi obiettivi quello di consentire a Rete Ferroviaria Italiana di integrare nella progettazione osservazioni e proposte dalle comunità toccate più da vicino dalla nuova infrastruttura, che riveste un alto valore sociale, economico e turistico.
“Parte oggi una fase molto importante per la realizzazione di una linea strategica come quella ad alta vocità Salerno-Reggio Calabria. Gli interventi previsti permetteranno una maggiore accessibilità al sistema ferroviario dei territori attraversati, aumentando la coesione del Paese, attraverso una riduzione dei tempi di viaggio”, ha commentato l’amministratrice delegata di RFI, e Commissaria straordinaria per la realizzazione dell’opera Vera Fiorani. “Il lotto presentato oggi tra Battipaglia e Romagnano è interamente finanziato con i fondi del Pnrr, che ci impone di completare l’opera entro il 2026”.
L’OPERA E IL DIBATTITO PUBBLICO
L’estensione al Sud della rete ferroviaria di AV rappresenta una leva attraverso la quale sarà possibile aumentare la coesione del Paese, garantendo a numerose zone a elevata valenza territoriale condizioni di accessibilità comparabili a quelli del Centro Nord. La nuova opera consentirà pertanto di sviluppare nuovi traffici viaggiatori e merci lungo l’asse nord-sud della penisola, accelerando dinamiche di crescita. L’innesco di questo percorso di avviato assieme agli stakeholder è partito dalla pubblicazione di un sito web dedicato, grazie al quale sarà possibile conoscere da vicino il progetto infrastrutturale nelle sue diverse componenti e seguire gli avanzamenti del Dibattito Pubblico, che avrà negli incontri con i territori, da remoto e in presenza, i momenti di maggiore valenza. Gli appuntamenti avranno lo scopo di far circolare un’informazione completa, fornire chiarimenti, ricevere segnalazioni rispetto a criticità o proposte di soluzioni di mitigazione.
Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato - oltre all'AD RFI e Commissaria straordinaria Vera Fiorani - il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, la Presidente della Commissione Nazionale Dibattito Pubblico Caterina Cittadino, il Coordinatore del DP Roberto Zucchetti. L’iniziativa di oggi, martedì 1 marzo, ha così dato il via al Dibattito Pubblico per il Lotto 1° - Linea Battipaglia/Romagnano della nuova linea ferroviaria AV Salerno/Reggio Calabria e interconnessione con la linea esistente Battipaglia/Potenza, e si dovrà concludere entro il 14 aprile 2022.
“Il Dibattito Pubblico per l'AV tra Salerno e Reggio Calabria, così come le altre 8 analoghe procedure oggi in corso, è la testimonianza di un cambiamento culturale, fortemente sostenuto in questi mesi di redazione del Pnrr e di definizione delle sue procedure di attuazione". Così il Ministro Enrico Giovannini commentando l'avvio della procedura. "Dei 61 miliardi di euro del Pnrr di cui il MiMS è responsabile, il 55% è orientato al Mezzogiorno, a fronte di una media nazionale del 40%. Il Dibattito Pubblico - ha evidenziato ancora il Ministro - è il fulcro di nuovo modello di realizzazione dei progetti infrastrutturali che poggia sulla consapevolezza che, senza una partecipazione ampia e organizzata delle istituzioni e dei cittadini, le fasi di attuazione e l'impegno delle risorse rischiano di essere rallentate”.
Concluso l’incontro plenario del Dibattito Pubblico
22 maggio 2025